Federcoop trentina, prima riunione dei vicepresidenti

A chiusura dell’incontro, si è discusso di quanto appreso sui fatti di Scurelle

Dal confronto emersa la necessità di recuperare le istanze sospese dal dibattito in cda. Mattarei: «la Federazione deve ritrovare in fretta il ruolo che le compete accanto alle cooperative socie.
«Abbiamo concordato un metodo di lavoro che privilegia collegialità e trasparenza nelle decisioni.»
Sui fatti di Scurelle: «Siamo certi che la magistratura saprà far luce su quanto accaduto, tutelando la vera cooperazione».

Dopo le nomine deliberate dal cda di martedì scorso, oggi prima riunione dei vicepresidenti convocati dalla presidente Marina Mattarei.
Si è trattato di un momento di confronto durante il quale la presidente ha fatto una panoramica delle maggiori tematiche che interessano la cooperazione, e impostato un metodo di lavoro improntato alla collegialità.
 
«Abbiamo molto lavoro da fare – ha affermato Mattarei – con il contributo di tutti sapremo ridare nuova energia a questa squadra di governo. Importante affermare un metodo di lavoro condiviso e un programma chiaro.
«Le problematiche che dobbiamo affrontare sono molte, il nostro impegno sarà anche quello di velocizzare le risposte che si aspettano le nostre associate e la pubblica amministrazione.»
Alla riunione erano presenti tutti e cinque i vice, il vicario Germano Preghenella per le cooperative di produzione e lavoro, Walter Facchinelli per il consumo, Marco Misconel per il credito, Italo Monfredini per cooperative sociali e abitazione, Michele Odorizzi per le agricole.
 
  Sul «caso» di Scurelle 
A chiusura dell’incontro, si è discusso di quanto appreso dalla stampa sui fatti di Scurelle.
«Si tratta di una cooperativa che non aderisce alla Federazione, e per questo a noi sconosciuta – ha dichiarato la presidente Mattarei – che peraltro ha recentemente deliberato la trasformazione in srl.
«Siamo certi che la magistratura saprà fare luce su quanto accaduto, tutelando la vera cooperazione che quotidianamente opera in ogni angolo del Trentino con senso di responsabilità e profondo rispetto delle regole.»