La Questura di Bolzano a Ferragosto è stata in piena attività
Effettuate decine di controlli: arrestate sette persone e tra denunciate. Una espulsione
Durante il periodo ferragostano, gran parte della cittadinanza ha programmato giornate o settimane di ferie, al mare, al lago od in montagna, invitata anche dalle temperature torride di quest’estate.
Proprio per rendere più sicuro tale periodo, la Polizia di Stato ha, come da sempre avviene, intensificato i servizi, al fine di garantire giorni il più possibile sereni agli altoatesini ed ai turisti.
Su tutto il territorio provinciale, interessato da un flusso di villeggianti sempre molto elevato, sono state aumentate le pattuglie in servizio, per assicurare una presenza costante, efficace e rassicurante dei poliziotti accanto alla gente.
In particolare, sono stati programmati servizi sulle principali vie di comunicazione ed anche sui più importanti e frequentati passi alpini, per verificare il rispetto del Codice della Strada.
In ambito urbano, sono stati disposti controlli specifici nel fine settimana e nella serata del 14 agosto per contrastare l’eventuale cosiddetta mala movida, nonché attività di pattugliamento con le Volanti e con auto con colori civili, per prevenire i furti in abitazione e la microcriminalità in genere.
La strategia di contrasto al crimine ha dato immediati frutti.
Nella giornata di domenica 13 agosto, quattro cittadini italiani sono stati tratti in arresto per furto aggravato ai danni di una catena di supermercati del quartiere Don Bosco.
Tre di loro, già noti ai dipendenti del negozio per precedenti sottrazioni indebite di merce esposta, avevano ben pensato di fare una spesa ben consistente, in vista dei festeggiamenti per il Ferragosto.
Avevano perciò caricato, nel loro carrello, alimentari per un valore complessivo di quasi quattrocento Euro, omettendo però di corrispondere il dovuto alle casse e fuggendo a bordo di una veloce autovettura, condotta da un complice che li attendeva all’esterno col motore acceso.
La loro fuga durava però poco: in brevissimo tempo, una Volante li intercettava e fermava, trovando a bordo del veicolo il bottino appena sottratto.
Tutto il malloppo, non ancora deteriorato né utilizzato, visti i brevissimi tempi del fermo, veniva restituito al responsabile dell’esercizio pubblico.
I quattro sono stati poi condotti in Questura e quindi presso le rispettive abitazioni, in regime di arresto a domicilio fino al giudizio per direttissima.
La notte di Ferragosto, per coloro che sono rimasti in città, costituisce motivo di svago, dati i numerosi locali aperti e disponibili ad accogliere le persone che vogliono trascorrere una serata in compagnia ed allegria.
Due giovani cittadini stranieri, complici le abbondanti libagioni, hanno però oltrepassato i limiti della civile convivenza, creando problemi e disturbi nel quartiere Gries.
Il pronto intervento delle Volanti, attivate dalle segnalazioni dei residenti, ha permesso di bloccare le intemperanze dei due esagitati, che sono stati condotti in Questura per la loro identificazione e denunciati in stato di libertà per i reati commessi.
I due, una volta rilasciati, hanno evidentemente deciso che le loro bravate non potessero finire: hanno perciò deciso, forse per abbreviare i tempi di rientro a casa o forse per concedersi l’ebbrezza di un giro in moto, di forzare uno scooter in sosta.
Ancora una volta, l’intervento dei poliziotti, che avevano deciso di tenere d’occhio i due, sospettando potessero architettare altre azioni illecite, è servito a scongiurare il peggio.
Pertanto, li hanno sorpresi mentre, a spinta, cercavano inutilmente di mettere in moto il veicolo.
Il loro show non era però ancora terminato: alla vista degli Agenti, i due si sono scagliati contro gli uomini in divisa, dapprima oltraggiandoli, e poi, in un incontrollato crescendo, spintonandoli e scalciandoli violentemente, per sottrarsi al controllo.
Inevitabilmente, a quel punto sono scattate le manette: i giovani sono stati tratti in arresto e condotti, in regime di arresti domiciliari, presso le loro abitazioni.
Inoltre, nella serata di Ferragosto, un bolzanino, turbato da una morbosa gelosia e sconvolto dal patologico amore non più corrisposto verso una concittadina, si è introdotto nel giardino privato dell’abitazione dell’ex marito della donna, accusandolo di avere rovinato per invidia e ritorsione la sua relazione con l’amata, finita in realtà per altri motivi.
L’uomo, in stato di completa alterazione, proferiva indicibili offese e pesanti minacce contro l’intera ed incolpevole famiglia del rivale.
Sulla base di precedenti episodi, a carico dell’esagitato pendeva però un divieto di avvicinamento alle sue abituali vittime, misura che ne ha comportato l’arresto, in valutazione della potenziale pericolosità del comportamento.
Anche in questo caso, l’arrestato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione, sita in una cittadina montana limitrofa a Bolzano.
In un’area centralissima del centro cittadino, una pattuglia della Squadra Volante ha notato una ragazza italiana, nota per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio, seduta su una bicicletta elettrica di cospicuo valore.
Messa alle strette, la giovane ha farfugliato scuse poco credibili sulla provenienza della bici, affermando le fosse stata regalata da un conoscente.
Una rapida verifica, tramite il numero di telaio, ha consentito agli Agenti di accertare che in realtà il mezzo era compendio di furto.
Il reale proprietario, immediatamente contattato, è stato chiamato sul posto e, grazie alla esibizione della denuncia già da lui sporta presso la Questura, dopo un attento riscontro sulla coincidenza dei particolari descritti in verbale, ne ha ottenuto la pronta restituzione.
Infine, va evidenziato che nella giornata del 16 agosto è stato svolto un servizio di pattugliamento interforze, grazie al quale sono state setacciate le zone oggetto di segnalazioni ed esposti, al fine di prevenire situazioni di degrado.
Durante tale attività sono stati sequestrati a carico di ignoti 20 grammi di hashish, due cittadini stranieri sono stati denunciati a piede libero per violazione della normativa sull’immigrazione ed un terzo soggetto, sempre straniero, al termine delle necessarie verifiche, è stato coattivamente accompagnato presso il Centro Per il Rimpatrio di Gorizia, al fine di imbarcarlo alla volta del proprio Paese d’origine.