Lettere di Bruno Lucchi a Giuseppe Ungaretti – Sono una creatura

Dal volume monografico della mostra «Bruno Lucchi - Parole Scavate» visitabile fino al 4 novembre al Forte delle Benne, Levico Terme

Sono una creatura, 2017 semire – Particolare.
 
 SONO UNA CREATURA 
Valloncello di Cima Quattro
Il 5 agosto 1916
 
Come questa pietra
del San Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disaminata
 
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
 
La morte
si sconta vivendo
 

Sedia  2017 semire, ossidi, ferro e corten.
 
 Levico Terme, primo lunedì d'inverno 
Afghanistan. Mali. Gaza e Cisgiordania.
Nigeria. Yemen. Siria. Sud Sudan.
Somalia.
 
Caro GIUSEPPE,
potrei sprecare ancora tanto inchiostro per elencare
le altre zone calde del mondo di oggi, dove,
come a San Michele...
 
La pietra è così fredda,
così dura, così prosciugata,
così refrattaria,
così totalmente disanimata.
 
 Le domande sorgono spontanee 
Perché scrivere poesie?
Perché plasmare sculture?
Perché creare bellezza, sapendo che il mondo si sta irrigidendo
ogni giorno di più nell'oscurità?
 
Non c'è risposta.
Il pensiero si perde.
 
Quello che so e che dopo aver realizzato una mia opera
o aver letto una tua poesia,
la pesantezza del vivere è decisamente più leggera.
 
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