Campagna informativa per la Settimana di esercitazioni

Protezione civile, i volti di 6 giovani e un appello: «Anche tu puoi fare la tua parte»

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I loro nomi sono Andrea, Arianna, Chiara, Mattia, Silvia e Tommaso. Indossano divise diverse, ma fanno parte di un unico sistema: la grande famiglia della Protezione civile del Trentino.
Una famiglia che conta circa 13mila componenti, di cui 12mila volontari. In occasione della Settimana della Protezione civile - che terminerà il 13 ottobre - la Provincia autonoma di Trento lancia una campagna informativa che mette al centro le giovani leve della Federazione dei Vigili del fuoco volontari del Trentino e delle cinque associazioni di Protezione civile: Croce Rossa Italiana - Comitato provinciale di Trento; Protezione civile Ana Trento - Nu.Vol.A.; Psicologi per i popoli - Trentino; Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe Trento; Soccorso alpino e speleologico Trentino.
«L’obiettivo – spiega il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait – è di favorire l’avvicinamento di ragazze e ragazzi a queste realtà di cui la nostra terra di Autonomia va orgogliosa.
«Volontariato e solidarietà fanno parte del Dna delle nostre comunità ed è importante che anche i più giovani si mettano in gioco.»
 
La campagna (realizzata e promossa dall’Ufficio Stampa della Provincia) ha come slogan «La sicurezza è una cosa seria. Anche tu puoi fare la tua parte» e vuole incoraggiare i giovani a diventare protagonisti attivi nella Protezione civile del Trentino.
Durante questa settimana, sono in programma eventi ed esercitazioni pratiche che permetteranno ai partecipanti di scoprire da vicino il mondo della Protezione civile.
I volti dei giovani volontari raccontano storie di passione, dedizione e impegno.
 
Chiara, 30 anni e floricoltrice, ha dedicato gran parte della sua vita al Corpo dei Vigili del fuoco volontari di Nave San Rocco, dove ha trovato non solo una vocazione, ma anche il compagno di vita.
«Il volontariato mi ha dato tanto e mi ha permesso di costruire relazioni profonde rendendo la caserma una seconda casa, – racconta. – Qui ho imparato il valore della comunità.»
 
Mattia, meccanico di professione e volontario della Croce Rossa, aggiunge:
«Ogni intervento è una sfida, ma aiutare chi è in difficoltà e dare il mio contributo per la comunità non ha prezzo.»
 
Silvia, infermiera del Vanoi, ama la montagna e opera con il Soccorso alpino e speleologico:
«Essere parte di un team che opera in ambienti difficili e rischiosi è qualcosa di unico, – dice. – Vivo dunque esperienze adrenaliniche e impegnative sotto il profilo sia fisico che mentale.»
 
Con soli 18 anni, Tommaso è il più giovane dei Nu.Vol.A. ed è entusiasta di far parte del Nucleo di Rovereto:
«Essere un volontario significa fare la differenza nella mia comunità. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo e incontro persone straordinarie», – afferma con entusiasmo.
 
Andrea, originario dell’Umbria e psicologo del lavoro, è membro degli Psicologi per i Popoli:
«È fondamentale portare sostegno psicologico per consentire alle persone e ai soccorritori di trovare la forza per affrontare le situazioni di emergenza.
«Le risorse individuali vanno sostenute per favorire il ritorno alla quotidianità.»
 
Infine, Arianna, insieme al suo fedele cane Atex, opera con la Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe per la ricerca dei dispersi.
«Lavorare con Atex è un'esperienza unica. Ogni intervento è un'occasione per crescere insieme, sapendo che la nostra collaborazione può fare davvero la differenza.»
 
In occasione del weekend della Protezione civile nel parco del quartiere delle Albere a Trento, i visitatori avranno la possibilità di incontrare e conoscere anche altri volontari e operatori del mondo della Protezione civile del Trentino, conoscere come operano e scoprire le caratteristiche delle diverse Strutture operative.
«In questo contesto, ogni giovane è chiamato a dare il proprio contributo, – aggiunge il dirigente generale Fait. – Non serve essere esperti, ma è fondamentale avere voglia di imparare e di mettersi in gioco. Insieme possiamo costruire un futuro più sicuro per tutti.»
La campagna non è solo un invito a unirsi, ma anche un richiamo all’unità e alla responsabilità condivisa.
«Ogni piccolo gesto può fare la differenza, – conclude il dirigente. – La Protezione civile è un bene collettivo che richiede il contributo di tutti.
«Anche tu puoi fare la tua parte.»