Festeggiati i 10 anni, il MUSE guarda al museo del futuro

Presentato il Bilancio 2023. Verso i 5 milioni di visitatori dalla sua apertura

Michele Lanzinger, Francesca Gerosa, Stefano Bruno Galli, presidente MUSE, e Elisabetta Bozzarelli.
 
Ben 545.670 presenze sull’intera Rete MUSE, 54% del budget autofinanziato e 8.700.000 euro restituiti all’economia locale in termini di impatto diretto e indiretto.
Sono solo alcuni dei dati raccolti nel Bilancio di missione 2023, lo strumento strategico con cui il museo rendiconta le proprie attività e verifica, anno dopo anno, la corrispondenza tra quanto atteso in termini di programmazione e quanto realizzato.
Il MUSE – Museo delle Scienze, hub culturale in continua evoluzione, chiude il 2023, anno che ha festeggiato i dieci anni dall’apertura del museo, con 452.870 presenze.

L'intera Rete MUSE, composta da Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del Monte Bondone, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museo delle Palafitte del Lago di Ledro e Palazzo delle Albere a Trento, ha accolto un totale di 545.670 presenze, ristabilendo il trend pre-pandemia di oltre mezzo milione di persone l’anno e confermandosi tra le realtà museali più visitate d’Italia.
Atteso in autunno il traguardo dei 5 milioni di visitatrici/ori dall’apertura.

A livello di sostenibilità economica il MUSE si autofinanzia per il 54% delle spese; 8.700.000 euro è l’ammontare dell'impatto fiscale diretto e indiretto che il museo ha generato per l’economia locale (+4,2% rispetto al 2022).
Un centinaio le collaborazioni in Italia del settore ricerca, 19 in ambito europeo e 11 su scala mondiale.
Misurata per la prima volta anche l’impronta di carbonio (carbon footprint) del MUSE, pari a 838 tonnellate di CO2, in parte mitigata da varie forme di risparmio energetico.

Tra i traguardi più rilevanti del 2023, l’adozione del P.E.B.A. (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche), una iniziativa per rendere il museo sempre più accessibile; la vittoria del bando PAC – Piano per l’Arte Contemporanea, che ha premiato la ricerca del museo sui temi dell’Antropocene; l’adozione del GEP - Gender Equality Plan, il piano per l'uguaglianza di genere; e l’apertura dello spazio collettivo MUSE Agorà per confrontarsi sulla crisi climatica in atto.
Il MUSE ha ricevuto il primo premio «CULTURA + IMPRESA 2022-2023», che celebra il legame tra le istituzioni culturali e le aziende, e ha visto la riconferma del marchio UNICEF «Museo amico delle bambine, dei bambini e degli adolescenti».