Rendiamo piacevole la Città della Quercia – Di Paolo farinati
Va bene inserire la via Dante nella ZTL di Rovereto, ma diamole un po’ di vita…
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Stanti le ridotte dimensioni della nostra città di Rovereto, sono sempre stato favorevole all’istituzione di un’ampia ZTL. Allargare la stessa a via Fontana e, ad intervalli temporali, a Largo Santa Caterina e alla via Dante è stato positivo, ma ritengo che l’operazione non sia stata completata nel modo che tale iniziativa avrebbe meritato.
In attesa della realizzazione del parcheggio interrato a Piazzale Leoni(!), magari completato da uno studentato e da un parco urbano, nella medesima ampia area possono parcheggiare oggi qualche centinaio di automobili. Da lì in pochi minuti si possono raggiungere comodamente il centro storico e molti altri luoghi, uffici e negozi della città.
Salendo da via Canestrini, cittadini e turisti giungono in via Dante, la quale, nonostante l’egregio progetto del compianto ing. Andreolli, appare spesso «vuota», tristemente silenziosa, poco popolata, tranne nei minuti di ingresso e di uscita dei bambini alle e dalle scuole «Regina Elena», che la ravvivano con le loro grida e i loro sorrisi.
Ritengo che un simile viale, ricco anche di belle case e di palazzotti storici, meriterebbe una particolare attenzione. In altre parole gli andrebbe data più vita(!). E come?
Beh, basterebbe rivedere alcune storiche immagini della nostra Rovereto, o visitare altre città o luoghi a noi vicini, quali Trento, Bolzano, Verona, Merano e i borghi sul Lago di Garda. In molti casi troviamo le ZTL rese più vive dalla presenza anche di chioschi, che ospitano uffici turistici come pure piccoli punti vendita: ad esempio di giornali, di frutta e verdura, di fiori, di pane e latte, di gelati e di molto altro.
Piazza Walther e Piazza Erbe di Bolzano (foto qui sopra) ce ne fanno bella mostra, come Piazza Alessandro Vittoria a Trento (foto sotto) e Piazza Erbe di Verona e altri casi. Chi tra i roveretani non è più giovane, ricorderà il bel chiosco posto in Piazza Erbe (foto in alto), in cui si potevano acquistare giornali e riviste: frequentatissimo, oltre che di stile assai suggestivo da vedere. Mi si dice che è stato restaurato e potrebbe essere disponibile presso una falegnameria di Ala. Perché non acquistarlo, posizionarlo in via Dante e darlo in uso a qualche commerciante? Magari un esercente già oggi presente in via Dante, ma in locali interni e chiusi.
Ma in via Dante si potrebbero posizionare anche alcune casette in legno, tipo quelle usate per il Natale; ne basterebbero tre o quattro, a cui fermarsi a prendere un gelato in primavera e in estate o le caldarroste e un brulè in inverno. Ma gli esempi merceologici possono essere i più vari. Ripeto, però, senza creare danno ad alcuno, ma coinvolgendo in primis i commercianti già attivi in zona.
Via Dante, insomma, come una delle porte di Rovereto, da rendere più attraente e più viva.
Sono solo alcuni suggerimenti nati, ripeto, osservando città e borghi anche vicini a noi.
Potrebbe essere un modo per avvicinarci tutti di più alla nostra città, in tutta tranquillità, lasciando i troppi centri commerciali posti sulla SS12 dell’Abetone a ben altre incombenze.
All’Amministrazione comunale il compito di valutare e di proporre. Certo è che così, a mio modesto parere, la via Dante non può rimanere.
Paolo Farinati - [email protected]