San Valentino 2022: l’amore è più forte del Covid-19
La scultura di Bruno Lucchi ben rappresenta il ritorno dell'amore e delle libertà
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La Festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati, celebrata in gran parte del mondo. La festività era iniziata già nell’antica Roma.
La Chiesa aveva definito «pagana» la festa ma, non riuscendo a impedire i festeggiamenti, se ne appropriò e ne fece una festa cristiana.
Il patrono scelto fu San Valentino.
Il San Valentino, come festa degli innamorati, è rimasto duraturo e vitale nel tempo.
Con ogni probabilità nelle grandi crisi passate dall’umanità la festa è passata sottotono. Però c’è sempre stata e si è consolidata nella tradizione popolare.
I San Valentino del 2020 e 2021 sono stati decisamente sottotono a causa della pandemia. Ne è dimostrazione il calo delle nascite, che speriamo riprenda al più presto.
Ovviamente a impedire le nascite non sono state le restrizioni come l’obbligo di indossare la mascherina, il divieto di uscire la sera, o il dover stare ad almeno un metro di distanza.
A fermare le nascite è stata l’incertezza creata dalla pandemia. Non si sapeva se fosse proprio il caso di fare figli in un momento così.
Beh, siamo del parere che l’amore alla fine vince sempre e che tutto tornerà presto come prima.
Il nostro amico e artista Bruno Lucchi ha realizzato una scultura destinata a divenire il simbolo della fine della pandemia. Le vediamo nell’immagine di copertina e in quella a pié di pagina, che noi intitoliamo «Fine della Pandemia».
Se la fine della peste di Roma del 590 è ben rappresentata dalla scultura dell’angelo che rimette la spada nella guaina, la fine di questo subdolo Covid-19 la vogliamo vedere così: la caduta delle barriere, il ritorno della libertà. L'eterna vittoria dell’amore.