Legge omofoba, ultimatum dell’Unione Europea all’Ungheria

Il Consiglio d’Europa dà tempo fino al 30 giugno per fornire spiegazioni – Il premier olandese invita Orbàn a lasciare la CE – La durezza di Draghi


Viktor Orbàn stupito.

Il presidente del Consiglio d’Europa ha inviato al governo di Budapest un avvertimento: entro il 30 giugno deve dare chiarimenti, spiegazioni e informazioni sulla nuova legge considerata discriminatoria in tema di diritti LGBTQ+.
Il premier olandese Rutte chiede senza mezzi termini a Orbàn di uscire dalla UE. E Orban risponde subito: «Non ci penso proprio, anzi salveremo l’Europa dagli Ipocriti».

Il presidente Draghi ha ricordato al premier ungherese la storia di oppressione già vissuta dall'Europa anche di recente. Ma nel suo intervento sul tavolo europeo, Draghi ha attaccato il premier ungherese Viktor Orban, ricordando come l'articolo 2 del Trattato esista per un motivo valido, che riguarda il passato dell'Europa in tema di oppressione dei diritti umani.
«Guarda che questo trattato, sottoscritto anche dall'Ungheria, è lo stesso che nomina la Commissione guardiana del trattato stesso, – ha sottolineato Draghi. – Spetta alla Commissione stabilire se l'Ungheria viola o no il Trattato.

Pare impossibile, ma nel cuore della vecchia Europa, per molti «culla della civiltà mondiale», c’è ancora un capo di stato che è contrario ai principi base della libertà. Ha ragione Draghi: pare che non ne abbiamo avuto abbastanza dalle dittature naziste e comuniste.