Campionati Internazionali di Tennis Città di Rovereto

Giornata del 24 febbraio – Gauthier Onclin vuole farsi il regalo più bello per il compleanno del 26 febbraio

Gauthier Onclin.

Gauthier Onclin compirà 22 anni il giorno della finale del «Città di Rovereto»: dovesse arrivarci, festeggerebbe con il miglior risultato in carriera.
È allenato dalla leggenda belga Steve Darcis:«Sta crescendo, poi la concorrenza interna fa bene. Obiettivo top-150 entro fine anno».
E intanto è diventato capitano di Coppa Davis.
Ok Stricker, prosegue la favola di Uchida.



Gauthier Onclin non vuole finire nella lunga lista dei top-10 junior incapaci di confermarsi tra i professionisti.
I primi anni di carriera avevano alimentato qualche dubbio, ma il suo avvio di 2023 ha cambiato tutto.
In meno di due mesi ha scalato cento posizioni ed è entrato a gamba tesa nel circuito Challenger.
Dopo aver vinto il torneo ITF di Bressuire, è giunto in semifinale al ricco torneo di Ottignies Louvain, arrivando a sfidare David Goffin.
Adesso vuole fare un passo in più dopo aver centrato un'altra semifinale agli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000 €, Play-It). Partiva leggermente sfavorito contro Zdenek Kolar, invece si è imposto con un doppio 6-3 che gli ha aperto la strada per la semifinale contro Dominic Stricker.
Se Onclin è relativamente sconosciuto a questi livelli, non si può dire altrettanto del suo coach: Steve Darcis è stato un ottimo giocatore, ricordato per alcune imprese in Coppa Davis e per una storica vittoria su Rafael Nadal a Wimbledon (una delle due sole sconfitte dello spagnolo al primo turno di uno Slam).
 

Dominic Stricker.
 
Ha smesso tre anni fa e ha subito iniziato ad allenare, salvo poi diventare – appena una settimana fa – capitano del team belga di Coppa Davis.
Un doppio ruolo che però non lo distrae dall'impegno con Onclin.
«Per me non cambierà molto: da quando ho smesso di giocare sono subito entrato in federazione e sono diventato responsabile degli Over 18, oltre ad allenare la top-100 WTA Ysaline Bonaventure quando è in Belgio, mentre in giro per il mondo è seguita da un tecnico francese [Hugo Guerriero, ndr].
«Quanto alla Davis, si tratta di un impegno di due settimane. Ok, dovrò fare delle riunioni, seguire i giocatori ma l'idea è organizzare delle sessioni di allenamento tutti insieme.»
Adesso è focalizzato su Onclin, che sogna a farsi il più bel regalo di compleanno: dovesse arrivare in finale, la giocherebbe nel giorno in cui compie 22 anni.
«Oggi mi è piaciuto molto, è stato solido e aggressivo – dice Darcis – questa è stata la chiave.
«Per lui è importante far muovere l'avversario, perché quando è lui a dover correre non va troppo bene. Se invece riesce a dettare il gioco va molto meglio.»
 

Steve Darcis - Gauthier Onclin.
 
 Uchida ritrova il servizio  
Prosegue la bella avventura di Kaichi Uchida: il giapponese conferma di avere potenzialità importanti e ha estromesso la prima testa di serie Jurij Rodionov al termine di una battaglia di tre set, chiusa col punteggio di 7-6 2-6 6-3.
Rispetto ai match precedenti, Uchida ha trovato un buon rendimento al servizio, raccogliendo molti punti diretti che gli hanno permesso di uscire dalle sabbie mobili.
Alcune sue prime palle hanno toccato i 225 km/h, velocità ancora più impressionante se relazionata a un'altezza non trascendentale (180 cm).
È stato decisivo il primo set, nel quale ha dovuto fronteggiare ben cinque palle break ma è riuscito a trascinarlo al tie-break, vincendolo al fotofinish.
Dopo un passaggio a vuoto nel secondo set, ha preso un break di vantaggio in avvio di terzo ed è stato bravissimo nell'ottavo game, quando ha cancellato una palla break a Rodionov con una coraggiosa seconda di servizio.
In passato gli era già successo di battere avversari con una classifica migliore dell'austriaco, ma questo successo conferma i progressi mostrati negli ultimi dodici mesi.
In semifinale se la vedrà con il vincente del match serale, quello tra il nostro Giulio Zeppieri e il francese Antoine Escoffier.