Ottantadue anni fa il sacrificio di Bruno Galas
Martedì 3 gennaio, giorno dell’82° anniversario della morte, i Comuni di Arco e di Riva del Garda hanno ricordato la Medaglia d’Oro al valor militare
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Per Arco c’era il sindaco Alessandro Betta, per Riva del Garda il presidente del Consiglio comunale Salvatore Mamone (che è anche nel direttivo dell’Unsi, l'Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani).
Entrambi hanno ricordato il martirio e le gesta eroiche di Bruno Galas, nato a Varignano il 6 novembre 1919, arruolato volontario dal 15 dicembre 1938 nel 32° Reggimento Fanteria Carrista di Verona.
Giunto in Libia nel settembre del 1940 con il Terzo Battaglione Carri M 13/40, ha partecipato a tutte le azioni dal 13 dicembre di quell’anno fino al 3 gennaio 1941, giorno della distruzione pressoché totale del Battaglione nella sanguinosa battaglia di Bardia e della sua morte valorosa.
Per il suo eroico comportamento in battaglia ha meritato la Medaglia d’Oro al valor militare.
Sia il Comune di Arco, che gli diede i natali, sia il Comune di Riva del Garda, dove visse per qualche anno e dove riposano le sue spoglie, hanno intitolato al suo nome una via.
Alla cerimonia erano presenti numerosi parenti di Bruno Galas, i nipoti Marialuisa, Renzo (che ha l’onore di portare al petto la medaglia d’oro del nonno), Sergio, Franco e Giorgio e la cognata Elena.
Presenti anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carristi d'Italia e il direttivo dell’Unsi con il presidente Pasquale Barone.
Ad Arco c’era anche una rappresentanza del Gruppo Alpini con il capogruppo Giorgio Vivori.