Alle 5.53 il paralimpico Colombo ha fatto everesting challenge

Missione compiuta: Alessandro ha completato le 14 ascese al monte di Mezzocorona con 8.960 metri di dislivello

Come un navigato alpinista alle prime luci del giorno il paratleta trentino Alessandro Colombo ha lanciato l’ultima decisiva «ascesa all’Everest» completando all’alba gli ultimi 640 metri della salita tra la stazione a valle e a monte della Funivia di Mezzocorona.
La vetta è stata raggiunta e superata alle 5.53 di stamani quando si è chiusa la 14.a ascesa e raggiunti gli 8.960 metri di salita.
Si è concluso felicemente il tentativo di Everesting Challenge iniziato ieri mattina alle ore 11.00.
Il Campione si è quindi fermato in quota e alle 10.30 è arrivato nel piazzale della Funivia del Monte di Mezzocorona per il controllo antidoping.

Poi la cerimonia e gli applausi con le realtà che hanno contribuito alla riuscita dell’impresa seguita dal Guinness Club 92 Trento - con il presidente Giovanni Groff e lo staff composto da Livio Guidolin, Liberio Furlini e Gianni Peder - e da Olympia Sport Media 2026 Trentino Alto Adige Sud Tirol che riunisce i 70 giornalisti olimpici del Trentino Alto Adige. Ad accogliere Colombo vi erano il medico chirurgo altoatesino Alexander Gardetto (che lo ha operato alla Clinica Brixsana di Bressanone), il prof. Giulio Sergio Roi (Università di Bologna medicina dello Sport e dell'esercizio fisico) che ha lo ha seguito durante tutta l’impresa, Mattia Hauser Sindaco di Mezzocorona con l’assessore Matteo Permer, Massimo Bernardoni presidente del Comitato italiano paraolimpico del Trentino Alto Adige e Daniele Cappelletti che già detiene il record assoluto dell’Everesting messo a segno proprio a Mezzocorona il 19-20 ottobre 2020 con 21.720 metri di dislivello superati nell’arco delle 24 Ore.
 
Sono state centinaia e centinaia le persone giunte nel piazzale della funivia per sostenere Alessandro: per lui con l’impresa di questo fine settimana si chiude così un’avventura nata circa due anni fa quando, dopo un incidente stradale che portò ad una amputazione parziale della gamba sinistra si è sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico per poter recuperare una vita sociale quasi normale.
Di qui l’azione di sensibilizzazione sui social con l’hashtag #Tagliatopervivere e l’idea di portare a temine una azione eclatante proprio per rendere noto questa opportunità non ancora prevista dalla sanità pubblica.
 
Commovente l’ultima salita che ha visto Alessandro accompagnato dalla compagna Anna e da Cappelletti. Forse il momento più complicato dell’impresa perché alla stanchezza fisica si è aggiunta qualche difficoltà funzionale all’arto sinistro, quello amputato.
E poi con il sorgere del sole il cielo di è tinto di azzurro con sfumature rosa e l’energia è tornata.
«Mi è venuto il groppo alla gola è mi sono scese le lacrime, – commenta nel piazzale della Funivia ad impresa conclusa. – Di colpo ho visto scorrere davanti agli occhi tutti questi anni, gli sforzi fatti, le persone che hanno creduto in me.
«Spero di aver lanciato un sasso nello stagno e un messaggio significativo: la tua vita dipende dalle tue decisioni indipendentemente da cosa di accade.»
 
Il prof. Giulio Sergio Roi (Università di Bologna medicina dello Sport e dell'esercizio fisico), che segue Alessandro nell’impegnativa prova assieme allo staff del Cerism di Rovereto, non ha dovuto fare gli straordinari: i parametri fisiologici dell’atleta paralimpico sono rimasti perfettamente in linea con il programma tecnico stilato alla vigilia: lo sforzo nella salita si aggira attorno al 70-75% del suo potenziale mentre i battiti si aggirano attorno ai 145 al minuto dopo aver raggiunto i 155 nella prima salita.
 
Il via è avvenuto in una splendida giornata di sole dopo che negli ultimi giorni Alessandro ha svolto una serie di prove - allenamento effettuando varie ripetute di quattro - cinque salite, anche in condizioni meteo sfavorevoli, per testare da un lato le sue prestazioni atletiche e dall’altro di verificare il tracciato che dalla stazione a valle della Funivia di Mezzocorona porta alla stazione a Monte.
«Paradossalmente è stata peggio, – spiega Alessandro. –Mi sono sempre allenato con 6-7 gradi di temperatura e trovarne di colpo 25 mi ha un po’ scombussolato i piani. Ma tutto è andato bene.»
Nell’impresa è sostenuto da una equipe medica di prim’ordine e anche da Daniele Cappelletti attuale detentore dell’Everesting assoluto con il dislivello di 21,720 metri coperti sullo stesso tracciato Mezzocorona – monte di Mezzocorona il 19 e 20 ottobre 2020. La sua esperienza è stata dunque preziosa nell’evoluzione dell’evento soprattutto nelle fasi notturne e delle prima luci di domani quando la fatica si farà sentire.
 
Per questo nella stazione a monte della funivia (partner insostituibile dell’evento) è stato realizzato un centro di supporto dove il paratleta trentino ha potuto godere di assistenza fisica, medica ed anche psicologica, con la possibilità di approfittare anche di momenti di recupero fisico e di cambio di abbigliamento.
La prova è svolta sull’arco delle 24 ore, con conclusione ufficiale alle ore 11.00 di stamani, ed importante è stato collocare in questo arco di tempo anche dei momenti di recupero psicofisico.
Un perfetto dosaggio delle forze, abbinato ad un perfetto piano di alimentazione, rappresenta infatti uno dei fattori basilari per gli atleti impegnati nella prova.
Inoltre per Alessandro c’è stata ulteriore particolarità dell’assistenza e del controllo medico all’arto amputato e dotato di una protesi tecnologicamente avanzata. Tre per la verità le protesi utilizzate.
 
L’eccezionalità dell’impresa sta nelle condizioni fisiologiche di Alessandro protagonista di una amputazione di parte della gamba dopo un incidente stradale avvenuto negli anni ’90 e poi sottoposto, su sua volontà, ad un secondo intervento chirurgico per ristabilire un equilibrio psico-fisiologico capace di permettergli di ritornare alla vita e chiudere un periodo mentalmente travagliato perché caratterizzato da dolori fisici costanti, tali da limitargli la sua vita normale.
«Una operazione chirurgica non facile sul piano sanitario e per di più legata a pesanti risvolti psicologici, arrivata dopo un intenso periodo di incontri e di confronti, – spiegano Alessandro Colombo e il chirurgo Alexander Gardetto, direttore sanitario Clinica Brixsana, che lo ha operato a Bressanone. – Con il progetto giunto a positiva conclusione mi impegnerò per mettere la mia esperienza a disposizione di chi è vittima di incidenti agli arti.»
 
Come detto la struttura logistica è ruotata attorno alla Funivia per il Monte di Mezzocorona, società presieduta da Alois Furlan che per 24 ore è stato il pilastro portante del tentativo di record.
Ad allietare le ultime salite di sabato è stata la Fanfara dei Bersaglieri di Padova diretta dal Maestro Valerio Gadaleta e accompagnata dal presidente Luigi Dal Lago e dal presidente regionale ANB Antonio Bozzo.
Curiosamente è stata tra le protagoniste del Guinness stabilito il 23 settembre scorso con altri cinque complessi musicali ANB del Veneto.
In somma un in bocca al lupo musicale a Colombo lanciato a sua volta verso un primato mondiale.