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Mondiali di nuoto a Doha, staffetta 4x1.500

L’Italia conquista l'argento con la trentina Bridi – Vince l'oro l'Australia al fotofinish

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Domenico Acerenza, Giulia Gabbrielleschi, Arianna Bridi e Gregorio Paltrinieri – Foto Andrea Staccioli.

 
Due decimi di troppo. L'Italia conquista l'argento con la staffetta 4x1500 che chiude il programma mondiale del nuoto di fondo a Doha. Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3) si piazzano alle spalle dell'Australia, che vince in 1h03'28"00 grazie allo sprint di Kyle Lee.
Bronzo all'Ungheria in 1h04'06"8. Fuori dal podio la Germania in 1h'04'11"6.
Resta un pizzico di rammarico, ma la prestazione individuale e di squadra è da applausi. Per l'Italia è il quinto podio iridato consecutivo della staffetta.
 
 Il racconto  
Gara frazionata e ambizioni che crescono dopo la prima tranche con il quinto posto di Giulia Gabbrielleschi in 15'36"2 preceduta dall'australiana Moesha Johson di 3"9 e dagli uomini di Taipei, Turchia e Cina.
Dietro la statunitense Mariah Denigan (15'42"00), la tedesca Leonie Beck (15'46"5) e l'ungherese Fabian Bettina (15'52"4).
Nel secondo giro la trentina Arianna Bridi - alla prima staffetta internazionale mondiale dopo le recenti tappe di Setubal e Funchal di coppa del mondo - chiude col 12esimo tempo complessivo, subendo il ritorno della statunitense Katie Grimes (- 4"7) e della tedesca Celine Rieder (- 3"), con l'australiana Chelsea Gubecka che incrementa il vantaggio a 19 secondi.
 
L'azzurra nuota un parziale da 16'46"3 e dà il cambio a Gregorio Paltrinieri che ha il compito di risalire il più possibile.
Nessuno in gara ha il suo palmares, personale e cambio passo. Il campione di tutto ci mette meno di un chilometro per prendersi la testa della gara con un incedere maestoso.
Un'azione favolosa. Nuota in 15'01"4 e mette in fila come motoscafo gli altri natanti: l'australiano Nicholas Sloman (+ 2"7), il tedesco Oliver Klemet (+ 20"9), l'americano Charlie Clark (+ 34"2) e l'ungherese David Betlehem (+ 55"2).
 
È lotta a due per l'oro. Domenico Acerenza aumenta gradualmente il ritmo perché sa che l'australiano Kyle Lee è il più veloce atleta del circuito negli ultimi venti metri.
Ci mette cuore, grinta, polmoni, sportella negli ultimi metri per evitare il sorpasso. E' un testa a testa che porta al fotofinish purtroppo d'argento con frazioni da 16'04"3 contro 16'01"4.
Bella gara. Bell'argento. L'Italia campione d'Europa si conferma sul podio mondiale dopo il bronzo e la medaglia d'oro iridate delle ultime edizioni.
Resta un pizzico di rammarico, per qualche metro perso da Acerenza nella prima rotta della sua frazione, ma la prestazione individuale e d'insieme è comunque super.
Al terzo posto si piazza l'Ungheria con Kristof Rasovszky che chiude in 1h04'06"8. Scivola dal podio la Germania con Arne Schubert per il complessivo tempo di 1h04'11"6.
 
 Le dichiarazioni  
«Abbiamo deciso di invertire le frazioni tra me e Mimmo perché il mio compito sarebbe stato quello di recuperare e il suo di chiudere, – racconta Paltrinieri, quinto nella 5 chilometri. – La mia frazione è stata molto buona e la strategia ha pagato.
«È stata una grande staffetta. Conquistare la medaglia non è mai facile e noi ci stiamo ripetendo anno dopo anno.
«Vorremmo che fosse sempre oro, ma non è sempre possibile. Sapevamo che negli ultimi metri Domenico avrebbe dovuto affrontare il più forte sprintista del circuito.
«Mimmo ha provato a staccarlo, con qualche accelerata, qualche strappo. Ha provato fino alla fine ad arginarne la progressione.
«È arrivato un buon argento, – conclude il 29enne carpigiano campione di tutto dando appuntamento ad 800 e 1500. – Ho deciso di concentrare più energie nervose per la vasca, di fare una sorta di riscaldamento con il fondo.
«Ho rinunciato alla dieci, la cinque non è venuta benissimo, ma mi ha dato importanti indicazioni per oggi ed infatti mi sentivo meglio. Adesso si testa la piscina e proverò a fare due buone gare.»
 
«Ce l'ho messa tutta, – continua Acerenza, bronzo nella 5 chilometri come a Fukuoka 2022. – Ho chiesto scusa ai ragazzi perché sono stati bravissimi.
«Ci siamo divertiti, ci proveremo alla prossima. In fondo lo spirito della staffetta è questo anche se ovviamente mi dispiace non essere riuscito a mantenere il primo posto. Sapevo che sarebbe stato difficile staccare l'australiano.
«Così come sapevo che sarebbe rimasto nella mia scia. Ho provato nell'imbuto a destabilizzarlo con qualche cambio di direzione, ma è più veloce sul breve e non sono riuscito ad arginarlo, – spiega il 29enne potentino, tra l'altro campione d'Europa della dieci chilometri, che ha conquistato la carta olimpica per la gara nella Senna che nuoterà insieme a Paltrinieri.
«Più di così sarebbe stata dura. Sono contenta di essere tornata a nuotare la staffetta e di aver offerto una buona prestazione. In queste gare la strategia è molto importante.»
 
«Anche perché schierando due coppie per genere è necessario gestire bene le frazioni. Per noi femmine è importante mantenere le posizioni
«Il mio compito era placcare l'australiana. Ci sono riuscita e ho nuotato in buone posizioni, – prosegue Gabbrielleschi, ventisettenne fiorentina allenata da Massimiliano Lombardi, bronzo europeo in carica nella breve distanza e bronzo mondiale a Budapest 2022 anche nella staffetta, settima a Doha nella 5 chilometri. – Sono contenta per la mia frazione. È la prima volta che vi partecipo e ho solo da imparare. Gabbrielleschi mi ha dato un cambio perfetto.
«Sapevo che non dovevo pensare agli altri, ma concentrarmi su me stessa per far partire da una buona posizione Paltrinieri e Acerenza, i nostri supereroi.
«Questa medaglia è di tutto il gruppo, che ha contribuito al risultato con competitività interna e livello sempre alto», – conclude Arianna Bridi, 28enne trentina già doppio bronzo mondiale a Budapest 2017, prima dello stop per problemi cardiaci che ne hanno condizionato gli ultimi anni di una carriera in risalita fino alla conquista della carta olimpica.
 
 Podi e risultati degli azzurri  
3 febbraio 10 km femmine
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h57'26"8
2. Maria De Valdes (Esp) 1h57'26"9
3. Angelica Andre (Por) 1h57'28"2
8. Arianna Bridi 1h57'33"2 carta olimpica
22. Ginevra Taddeucci 1h58'21"1
 
4 febbraio 10 km maschi
1. Kristof Rasovzky (Hun) 1h48'21"1
2. Marc Antoine Olivier (Fra) 1h48'23"6
3. Hector Pardoe (Gbr) 1h48'29"2
7. Domenica Acerenza 1h48'30"4
8. Dario Verani 1h48'30"8
 
7 febbraio 5 km femmine
1. Sharon Van Rowendaal (Ned) 57'33"9
2. Clesea Gubecka (Aus) 57'35"0
3. Ana Marcela Cunha (Bra) 57'36"8
7. Giulia Gabbrielleschi 57'47"6
15. Barbara Pozzobon 57'58"5
 
7 febbraio 5 km maschi
1. Logan Fontaine 51'29"3
2. Marc Antoine Olivier 51"29"3
3. Domenico Acerenza 51"30"0
4. Kristof Rasovsky 51'30"5
5. Gregorio Paltrinieri 51'31"7
 
8 febbraio 4x1500
1. Australia 1h03'28"0
2. Italia 1h03'28"2
Giulia Gabbrielleschi (15'36"2), Arianna Bridi (16'46"3), Gregorio Paltrinieri (15'01"4) e Domenico Acerenza (16'04"3)
3. Ungheria 1h04'06"8.

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