Quasi 500 visitatori per Trentino Sport Meeting

Nell'ultima giornata moltissimi visitatori e giovani atleti in erba si sono divertiti provando i simulatori

i salti dei più piccoli dal trampolino dello sci e le pedalate sul mini circuito a gobbe hanno chiuso la prima edizione di Trentino Sport Meeting.
Nell’ultimo giorno di manifestazione le Gallerie di Piedicastello sono rimaste aperte al pubblico per l’intera giornata.
Tanti i curiosi di tutte le età, si stimano quasi 500 visite nell’arco dei tre giorni, che per passione o divertimento hanno deciso di mettersi in gioco provando alcune discipline sportive magari sconosciute, seguiti in ogni momento dagli esperti del Cerism e di Endu che hanno garantito la completa sicurezza degli sportivi.
Con la speranza che possano ripetere le esperienze nella vita reale.
 
Giovani e giovanissimi hanno indossato sci larghi, scarponi e casco e provato a effettuare qualche piccolo volo sul trampolino da sci, tanti hanno preso confidenza con le biciclette da cross sul percorso ad anello allestito nel piazzale antistante alla Galleria Nera che garantiva dopo qualche pedalata velocità e adrenalina, oltre alla massima attenzione per non rischiare di uscire dal tracciato.
Molto gettonato pure la carabina ottica che simulava il tiro al bersaglio in piedi del biathlon. Anche in questo caso tantissimi giovani hanno provato a centrare il cerchietto nero posto a una ventina di metri di distanza dalla postazione di tiro.

I gruppi di ragazzi si sono sfidati col pallone attraverso prove di potenza e velocità d’esecuzione, ma anche di elevazione e tempo «di volo» nel colpire di testa la palla.
Molto coinvolgente, infine, anche il simulatore dello sci alpino che permetteva di ripetere posizioni e movimenti reali e grazie a un maxischermo affrontare una discesa innevata, con la possibilità di cimentarsi in prove di velocità e di slalom.
Più impegnativa ma non meno divertente la possibilità di misurare il grado di equilibrio e la capacità di spostare il peso del proprio corpo salendo sulla tavola per l’equilibrio.
Comuni denominatori di tutte le esperienze virtuali il divertimento e la fatica, entrambi molto reali.
 
La tre giorni, durante la quale si potevano osservare la mostra «Alps: comprendere la montagna» e l’installazione video «Storie di sport e montagna» si è aperta giovedì scorso con «Insieme si può», serata di formazione dedicata la rapporto tra atleti, genitori e allenatori assieme tra le associazioni sportive e un nutrito parterre di sportivi: l’ex capitano della nazionale di pallavolo Franco Bertoli, l’ex pallavolista e capitana di Trentino Volley Silvia Fondriest, i genitori di Simone Deromedis (primo campione iridato nello skicross) Claudia Detassis e Luca Deromedis e Giorgio Baroni, tecnico del pattinaggio delle Fiamme Oro.
Ieri sono scesi in campo gli studenti delle scuole medie e superiori che hanno conosciuto le due medaglie d’oro a Olimpiadi e Paralimpiadi Amos Mosaner e Giacomo Bertagnolli, gli azzurri del curling Mattia Giovanella e Sebastiano Arman, la sciatrice paralimpica Chiara Mazzel e la sua guida Fabrizio Casal, oggi giovani e famiglie hanno potuto liberamente provare tutti i simulatori presenti.
E, si spera, appassionarsi a qualche disciplina sportiva.