Crippa 2h 08:57 al debutto in maratona a Milano
Il campione europeo dei 10.000 è quinto nella sua prima volta sulla distanza dei 42,195 chilometri
Yeman Crippa - Foto Colombo/organizzatori.
All’esordio in maratona, il campione europeo dei 10.000 metri Yeman Crippa si piazza quinto a Milano in 2h08:57.
L’attesa prima gara dell’azzurro nella distanza più classica si chiude con un risultato che lo inserisce nella top ten italiana di sempre, al decimo posto.
Ma è anche il secondo crono a livello nazionale per un debuttante sui 42,195 chilometri, dietro soltanto al 2h08:34 ottenuto l’anno scorso proprio nel capoluogo lombardo da Iliass Aouani, diventato recordman italiano un paio di settimane fa con 2h07:16 a Barcellona.
Nella prima parte la corsa si sviluppa su ritmi meno rapidi del previsto, con un parziale alla mezza di 1h03:51 per un drappello di 18 atleti, mentre l’obiettivo iniziale era intorno a 1h03:20.
Poi il trentino delle Fiamme Oro, spinto dal tifo del pubblico, rimane nel gruppo di testa che conta ancora una decina di unità dopo 30 chilometri transitando in 1h30:47 prima di perdere terreno, frenato anche da problemi di stomaco nel tratto conclusivo.
Trionfa nella Enel Milano Marathon l’esordiente ugandese Andrew Kwemoi in 2h07:14, autore dell’azione decisiva al rifornimento del 35° chilometro, davanti al keniano Timothy Kipkorir Kattam (2h07:53) e al ruandese John Hakizimana (2h08:18), quarto l’etiope Solomon Deksisa Gonfa (2h08:48) in una tiepida mattinata primaverile (12 gradi di temperatura alla partenza) che poi si scalda nel finale.
Finisce tredicesimo il siciliano Giuseppe Gerratana (Aeronautica, 2h14:44).
Crippa: «Volevo finirla, ma si può fare meglio»
«Sapevo che sarebbe stata un’avventura, alla prima esperienza in una maratona, – racconta Yeman Crippa. – Alla fine sono riuscito a portarla a termine, arrivando con il sorriso.
«Ma non sono mancati gli imprevisti perché a circa cinque chilometri dal traguardo ho dato di stomaco per due volte, probabilmente per non aver digerito bene gli ultimi gel energetici, e la gara si è complicata molto.
«Puntavo al record italiano, anche se già alla mezza eravamo sopra la tabella di marcia, però fino a quel momento avevo buone sensazioni. Non è stato facile ma ho tenuto duro, era la prima e volevo finirla.
«Probabilmente mi sono innervosito troppo nella prima metà, quando mi sono accorto che il ritmo non era quello voluto, sprecando energie», – commenta l’azzurro che non si nasconde, come d’abitudine.
E nel futuro di Yeman Crippa, primatista italiano su tutte le distanze dai 3000 alla mezza, ci sarà ancora la maratona.
«Non voglio uscire sconfitto da questa gara, che mi aiuterà a crescere.
«Ci riproverò nella prossima stagione, cercando di arrivare ancora più preparato, consapevole che si può fare molto meglio.
«Adesso ho in programma di tornare in azione nei 10 km su strada, il 14 maggio a Monza, e di essere al via il 3 giugno nella Coppa Europa dei 10.000 a Pacé, in Francia, dove cercherò il minimo per i Mondiali di agosto a Budapest.»