I percorsi del Golf: Golf Club Rendena
Descrizione percorso con alcuni suggerimenti di Francesco de Mozzi
Il campo è equilibrato e piacevole.
La sua maggiore difficoltà è data dall'Ora del Garda, il vento che
in condizioni di tempo normale soffia da sud a nord tutti i giorni
dalle 12 (ora solare) fino al tramonto. Va sempre tenuto conto che
il secondo giro è completamente diverso proprio per questa
caratteristica.
Buca Uno/Dieci - Par 3 - Metri 153/130 - Hcp
11/12
Par 3 corto in salita con un green in salita protetto ai lati da 2
bunker e caratterizzato da un gradino che lo taglia
orizzontalmente.
Il gradino divide il green in 2 piani rendendo molto difficile il
putt. Anche se i battitori cambiano partenza dal primo al secondo
giro, la posizione dell'asta determinerà il ferro da giocare,
infatti con l'asta lunga sarà necessario usare un ferro in più in
entrambi i casi.
Se l'asta è posizionata nella parte inferiore del green consiglio
di stare corti all'asta o addirittura a bordo green perchè pattare
in discesa i tre colpi sarebbero quasi inevitabili.
Buca Due/Undici - Par 4 - Metri 265/289 - Hcp
13/14
Buca molto corta con un dog-leg secco a destra. Il green è
sopraelevato rendendo il colpo al green impegnativo. Entrambi i
battitori dei due giri sono posizionati in modo da non consentire
il taglio del dog-leg con il primo colpo. Il primo colpo comunque
non è impegnativo. L'importante è eseguite un tee shot di 170 metri
in modo da poter vedere il green e avere un secondo colpo al di
sotto dei 150 metri. Sconsiglio anche di effettuare tee shot troppo
lunghi, perché nel lato esterno della curva c'è un bunker che
impedisce un secondo colpo tranquillo al green e dietro vi è un
ostacolo d'acqua laterale che copre tutto il lato sinistro della
buca.
Il green è piccolo e sopraelevato, con 2 bunker profondi che lo
proteggono. La sua inclinazione tende a portare fuori dal green le
palline, dove c'è un rough che non assicura il recupero
dell'approccio.
Buca Tre/Dodici - Par 3 - Metri 154/135 - Hcp
15/16
Par 3 con partenza sopraelevata rispetto all'arrivo, con lago che
copre il lato sinistro e posteriore del green. Il lato destro di
tutta la buca è caratterizzato da una ripida discesa che tende a
portare le palline verso il green, ma con la presenza di un out per
tutta la sua lunghezza.
Sul lato sinistro del green vi è un bunker, che salva la pallina
dall'acqua nel caso si effettuasse un brutto colpo a sinistra, un
gancio.
Di per sé la buca non presenta enormi problemi, ma è determinante
la posizione della bandiera. Il green è lungo e nella parte finale
si arricchisce di uno scalino, non molto alto ma abbastanza
significativo per rendere alcuni putt molto delicati.
Questa buca consiglio di giocarla mirando nella parte destra del
bordo green in modo da sfruttare il rimbalzo sulla discesa che lo
caratterizza.
Buca Quattro/Tredici - Par 5 - Metri 497/517 - Hcp
7/8
La buca Quattro è un bel par 5 lungo in discesa con out su tutto il
lato destro che finisce dietro il green e porta sulla sinistra per
quasi tutta la sua lunghezza un ostacolo d'acqua laterale.
Dal tee di partenza non si vede il green infatti il primo colpo e
cieco perché il fairway scende verso destra. Uno dei punti di
riferimento per effettuare un primo colpo in pista è un albero
altissimo e solitario a dimora nella metà destra del fairway;
mirando alla sua sinistra, con il drive si otterrà la posizione
migliore per effettuare il secondo colpo.
Per il secondo colpo consiglio di effettuare un tiro di
avvicinamento non troppo lungo in modo da evitare di finire in un
piccolo avvallamento di rough prima del green.
Il tiro al green non è troppo insidiato da bunker, perché i due
bunker sulla sua destra non troppo profondi e quello sulla sinistra
ne ha uno di media difficoltà che in alcuni casi è utile per
impedire alla palla di scappare via.
Il green e molto grande e ha una pendenza significativa verso
sinistra. Nella parte frontale non vi sono ostacoli e la palla può
rotolare nel green con facilita.
Buca Cinque/Quattordici -Par 4 - Metri 332/314 - Hcp
9/10
Par 4 corto con leggero dog-leg a destra, caratterizzato da 2
grandi bunker all'interno della curva e un albero enorme a metà
sinistra del fairway, il quale può coprire la visuale del green al
secondo colpo.
Sul primo colpo consiglio di non usare legni per evitare di avere
un secondo colpo cieco. Meglio usare un ibrido o un ferro 3 in modo
da avere un colpo sotto i 150 metri.
Il green non è molto grande, ma ha solo 2 bunker che lo proteggono
di fronte e di lato sinistro. In mancanza di vento questa buca può
essere una delle più facile del percorso.
Buca Sei/Quindici - Par 3 - Metri 92/101 - Hcp
17/18
Bellissimo par 3 con green circondato d'acqua, molto grande e
ondulato per tutto il suo perimetro quanto basta per permettere di
fermare la palla in green il più delle volte.
L unico consiglio che posso dare su un colpo di 100 metri come
questo e di non mirare l'asta ma di cercare di piazzare la palla
nella posizione più sicura per evitare di ritrovarsi la palla in
acqua o pattare con pendenze complicate.
Buca Sette/Sedici - Par 4 - Metri 426/406 - Hcp
3/4
È il par 4 più lungo del percorso con un leggero dog-leg a
sinistra, caratterizzato da una serie di bunker sul fianco sinistro
del fairway, più uno grande sulla parte esterna della curva a bordo
pista.
Il green è molto grande e la posizione dell'asta può diminuire o
aumentare il numero del ferro di gioco al secondo colpo.
Nel primo giro il tee di partenza è arretrato di 20 metri rispetto
al secondo giro e i bunker da entrambe i lati del fairway sono
all'altezza più del primo colpo.
Dal tee consiglio di mettersi in entrambi i giri nella metà destra
dei battitori e cercare di mandare la palla nella sinistra del
fairway in modo di avere un secondo sensibilmente più corto.
Il green è poco difeso e tutta la parte frontale è sgombra da
ostacoli e tale da consentire di prendere il green non solo con
palle a correre ma anche quando arrivano rasoterra.
Buca Otto/Diciassette - Par 5 - Metri 435/460 - Hcp
5/6
A mio avviso è la buca più difficile del campo. È un par 5 in
salita con out su tutto il lato destro, con un ostacolo d'acqua
frontale a 180 metri circa dai battitori, che prosegue come acqua
laterale a sinistra fino a oltre il green.
Il green inoltre è protetto frontalmente da un bunker, più un
secondo a destra sulla parte posteriore. Sulla sinistra c'è una
leggera discesa che invita il rimbalzo verso l'acqua laterale.
La doppia partenza condiziona molto la strategia della buca. Nel
primo giro il fosso frontale è facilmente passabile (vento
permettendo) con un buon drive, ma nel secondo giro il fosso si
trova ad almeno 210 metri, il che impedisce alla maggior parte dei
giocatori di passarlo. Ricordarsi inoltre che tirando prima del
fosso la pallina rotola… Dunque consiglio di giocarsi la buca del
secondo giro con tre colpi tranquilli, anzi; meglio partire col
ferro di primo colpo e fare un legno di secondo.
Ricordarsi del vento. Se c'è, diventa la difficoltà più
importante.
Buca Nove/Diciotto - Par 4 - Metri 355/345 - Hcp
1/2
Bellissimo par 4 finale con acqua sia al primo che al secondo
colpo. Anche qui come alla Otto il vento determinerà la difficoltà
della buca.
Sul primo colpo si ha un fairway con ostacolo d'acqua laterale
sulla destra fino a diventare frontale quando taglia il fairway dal
green. Sulla destra vi è un out difficilmente raggiungibile. Invece
il bunker a 200 metri dai battitori potrebbe impedire il colpo al
green. Col secondo colpo bisogna attraversare un lago che arriva
fino a quattro metri dal green.
Il green è molto largo e ha una pendenza significativa sulla
destra, che termina con un bunker.
Dal tee, grossi problemi non sussistono. Si può usare sia il drive
che il legno 3 cercando di mirare nella metà destra del fairway in
modo da avere un secondo colpo più corto e con meno ostacolo
d'acqua da superare.
Sul secondo colpo consiglio di mirare nella meta di destra del
green in modo da avere la possibilità di poter pattare in
salita.
Francesco de Mozzi