Il Senato approva la legge che riforma lo sport
Il CONI perde autonomia, il CIO minaccia di non consentire all’Italia di partecipare alle Olimpiadi
Giancarlo Giorgetti fotografato a Trento lo scorso ottobre.
Il Senato ha approvato a grande maggioranza (154 voti a favore, 54 contrari e 52 astenuti) la legge che modifica sostanzialmente l’autonomia del CONI.
In buona sostanza la nuova legge mette le mani sulle risorse dello sport, togliendo di fatto l’autonomia di un settore importantissimo per il Paese che allo stato non è mai costano niente.
Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, ha già scritto al CONI che se la legge dovesse diventare operativa così come approvata, l’Italia sarebbe estromessa dalle Olimpiadi, per le quali è indispensabile che le attività sportive siano assolutamente autonome e svincolate dal potere politico.
Salvini ha commentato con la solita leggerezza che «non saranno le letterine a fermarci».
Giorgetti ha commentato la dichiarazione del CIO precisando che i regolamenti di attuazione della legge appianeranno le cose.
Secondo il potente sottosegretario, il governo dovrà a esercitare la delega nel rispetto della carta olimpica, oltre a istituire un tavolo di lavoro che metta insieme tutti i soggetti che operano nello sport. Quegli stessi che si sono visti abbattere la riforma sulla propria testa senza nemmeno essere ascoltati.
Resta il fatto che in un momento in cui i problemi che attanagliano il paese sono giganteschi, di natura economica e di difficile soluzione, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti è riuscito a portare avanti una legge che per la prima volta inserisce la mano dello stato in un settore sano e che funziona benissimo da solo.