Anche la Talpa era accreditata all’Election day in USA

Il nostro satiro ha chiesto a un noto poeta romano di esprimersi sull’elezione di Trump

In realtà l’intervista risale al 1930, ma la pubblichiamo solo oggi perché ci sembra sia giunto il momento.
Nulla di personale su Trump. Probabilmente anche a lui il potere darà il senso della responsabilità che non ha sfoderato in campagna. Ma intanto l’intervista fatta dal nostro satiro introdotto in ambienti bene informati se la merita tutta.
 
 L' ELEZZIONE DER PRESIDENTE 
 
Un giorno tutti quanti l'animali
Sottomessi ar lavoro
Decisero d'elegge' un Presidente
Che je guardasse l'interessi loro.
 
C'era la Societa de li Majali,
La Societa der Toro,
Er Circolo der Basto e de la Soma,
La Lega indipendente
 
Fra li Somari residenti a Roma,
C'era la Fratellanza
De li Gatti soriani, de li Cani,
De li Cavalli senza vetturini,
La Lega fra le Vacche, Bovi e affini...
Tutti pijorno parte a l'adunanza.
 
Un Somarello, che pe' l'ambizzione
De fasse elegge' s'era messo addosso
La pelle d'un leone,
Disse: - Bestie elettore, io so' commosso:
La civirtà, la libbertà, er progresso...
Ecco er vero programma che ciò io,
Ch'è l'istesso der popolo! Per cui
Voterete compatti er nome mio... -
 
Defatti venne eletto propio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
E allora solo er popolo bestione
S'accorse de lo sbajo
D'ave' pijato un ciuccio p'un leone!
 
- Miffarolo!... Imbrojone!... Buvattaro!...
- Ho pijato possesso,
- Disse allora er Somaro - e nu' la pianto
Nemmanco si morite d'accidente;
Silenzio! e rispettate er Presidente!
 
Trilussa (1930)