La Talpa: «Cara Schlein, bisogna saper perdere»

La contestazione alla ministra Eugenia Roccella al Salone del Libro ricorda antichi metodi della sinistra, quando non era al potere

La contestazione femminile ha impedito alla Roccella di prendere la parola al Salone del Libro di Torino, dove voleva presentare il suo libro.
Un tipo di contestazione che richiama i tempi della Prima Repubblica, quando il PCI era lontano dal potere.
Ovviamente il gesto è stato considerato un atto di violenza bella e buona, inammissibile in un paese democratico.

E a queste critiche la Schlein ha contrattaccato: «Dissenso negato».
Ci spiace, cara Schlein, ma il diritto che è stato negato è la libertà di espressione, perché la contestazione è avvenuta prima che la relatrice potesse dire una sola parola.
La contestazione fa parte della democrazia, l’intolleranza no. È solo un dispetto, una cattiva reazione tipica di chi ha perso le elezioni e per questo non si dà pace.