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I primi 90 anni di Cantina Valpolicella Negrar

Dalle origini ai giorni nostri, una storia di riconoscimenti, di traguardi raggiunti e di un saggio equilibrio tra tradizione e innovazione

Cantina Valpolicella Negrar è una realtà storica che vanta 90 anni di eccellenza nel mondo del vino italiano.
Fondata il 23 agosto 1933, in un periodo di grande incertezza economica e politica, sette imprenditori locali decisero di unirsi per valorizzare la produzione vitivinicola della Valpolicella Classica e difendere il territorio dagli investimenti speculativi.
Nella cornice di Villa Novare, alle porte della valle di Negrar, Gaetano Dall’Ora, Carlo Vecchi, Giovanni Battista Rizzardi, Marco Marchi, Pier Alvise di Serego Alighieri, Silvio Graziani e Attilio Simonini firmarono l’atto costitutivo della prima realtà cooperativa vitivinicola del territorio.
I primi riconoscimenti non tardarono ad arrivare. Nel 1935, la cantina ricevette una menzione speciale all’Esposizione Universale di Bruxelles e l’anno successivo alla Fiera Enologica di Torino.
 
Questi premi segnarono l’inizio di una reputazione internazionale. Un altro momento cruciale nella storia della cantina fu la nascita dell'Amarone: da un Recioto lasciato fermentare troppo a lungo, emerse un vino rosso straordinario.
La prima bottiglia di Amarone etichettata come «Extra» risale al 1936, un esempio di innovazione e qualità che continua a essere custodito nel caveau della cantina.
Nel 1948, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la sede fu trasferita a San Vito di Negrar, segnando un nuovo inizio e un rafforzato spirito cooperativistico.
Questo slancio verso il futuro continuò nel 1957 con un ulteriore trasferimento a Via Ca’ Salgari, dove la cantina risiede ancora oggi.
 
Un'altra pietra miliare nella storia della cantina fu raggiunta nel 1968, quando il «Valpolicella» e il «Recioto della Valpolicella» ottennero la denominazione DOC, segnando una data fondamentale per l'enologia veronese.
L'Amarone, invece, dovette attendere ancora qualche anno per ottenere il suo riconoscimento ufficiale.
Nel 1989, un altro passo importante: la nascita del brand Domìni Veneti.
Questo marchio rappresentava un'operazione pionieristica di posizionamento nella fascia premium del mercato, derivata dalla selezione di una parte significativa della produzione della cantina.
Il nome Domìni Veneti è un omaggio alle terre dell'antica Repubblica di Venezia, un richiamo all'epoca d'oro del Rinascimento.
 
Gli anni '90 furono altrettanto significativi. Nel 1990 l'Amarone ottenne finalmente la denominazione DOC, riconoscendo ufficialmente il valore di questo vino indissolubilmente legato alla storia e all'identità della cantina.
Il 2004 vide un altro cambiamento di nome: da Cantina Sociale di Negrar a Cantina Valpolicella Negrar, per riflettere meglio il legame con il territorio.
Nel 2010, l'Amarone conquistò la denominazione DOCG, entrando a pieno titolo nel firmamento dei grandi rossi italiani, apprezzati in tutto il mondo.
Questo riconoscimento premiò la qualità del lavoro, l'impegno e la perseveranza di tutti coloro che avevano creduto in questo vino.
 
Oggi, Cantina Valpolicella Negrar continua a innovare e a promuovere una viticoltura responsabile.
Nel 2023, la cooperativa ha celebrato i suoi primi 90 anni con 240 soci e oltre 700 ettari di vigneti nella Valpolicella Classica.
Questa realtà cooperativa continua a rappresentare un esempio di eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano, con un impegno costante verso la qualità, la sostenibilità e il rispetto per il territorio.
La storia della Cantina Sociale Valpolicella è un viaggio di passione, innovazione e dedizione, che ha visto la cantina crescere e prosperare, mantenendo sempre fede ai suoi valori fondamentali.
 
Visitate il sito della Cantina di Negrar per scoprire di più, vedere il video dei suoi 90 anni di storia e esplorare altre pagine dedicate ai vini.
Oggi, la qualità dei vini delle linee di Cantina Valpolicella Negrar è apprezzata e riconosciuta a livello internazionale così come il suo impegno nella sostenibilità.
La cooperativa continua a investire in ricerca e innovazione, lavorando per migliorare costantemente i processi produttivi e garantire la massima qualità dei suoi prodotti.
Con oltre 240 soci e 700 ettari di vigneti, rappresenta una realtà vitivinicola di grande importanza, capace di coniugare tradizione e modernità, rispetto per il territorio e attenzione alla sostenibilità.

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