Strategie nell’impari lotta tra il Trentodoc e lo Champagne

Le battute sulle bollicine trentine dovrebbero entrare nel mondo del cinema

Netflix ha prodotto e messo a disposizione degli abbonati una interessante serie di puntate intitolate «The Diplomat», la Diplomatica.
La vicenda narra di una crisi internazionale in cui una diplomatica si giostra tra il prestigioso incarico di ambasciatrice USA nel Regno Unito e il turbolento matrimonio con un nome di punta della politica.
Nelle varie situazioni, il più delle volte i personaggi gustano champagne. Il che ci pare normale, visto che il tutto si svolge ai massimi livelli della diplomazia.
Poi, d’un tratto, la ambasciatrice esce con una battuta sconcertante mentre brinda col ministro degli esteri britannico:
«Più che uno champagne, sembra un prosecco».
Una critica palese nei confronti dello spumante veneto che in termini quantitativi ha battuto le bollicine francesi.

Una battuta evidentemente sponsorizzata dallo Champagne, come si usa spesso nei film.
A questo punto però non sarebbe male se l’ufficio Marketing della Provincia autonoma di Trento si muovesse per inserirsi nella seconda serie di puntate, che verosimilmente dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno.
Le battute dovrebbero suonare più o meno così:
«Non male questo champagne…» – Commenterà uno dei personaggi.
«Lo credo bene, – risponderà l’interlocutore. – È un Trentodoc.»
Non è difficile, ma si deve entrare nel mondo esclusivo del cinema.
Di occasioni ce ne sono moltissime e secondo noi ci si dovrebbe muovere in questa direzione.