Trentodoc, Zanotelli: «Esperienza volano dell’enoturismo»

Al Castello del Buonconsiglio presentato l’evento glamour autunnale – Failoni: «Coinvolgerà ospiti e residenti»

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Brindisi e bollicine per un festival diffuso sul territorio di produzione. Dal 22 al 24 settembre Trentodoc si racconta per farsi accogliere con sempre maggiore consapevolezza dai palati di estimatori e grande pubblico.
Queste le parole dell'assessore provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli, in occasione della presentazione ufficiale della kermesse.
«Dimostriamo con questo evento la vicinanza fattiva del Trentino verso le produzioni di eccellenza del territorio.
«Il Festival è il giusto riconoscimento per l'intenso lavoro degli agricoltori, delle cantine e delle case spumantistiche che portano il nome della nostra terra sui palcoscenici trentini, nazionali e internazionali più importanti: celebriamo dunque il Trentodoc, con l'obiettivo di fare il botto anche in occasione di questa seconda edizione, il prossimo autunno, dopo il grande successo dello scorso anno, con 6.000 partecipanti, di cui 4.000 nelle cantine.»
 
La conferenza è stata condotta dal capo ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti nella splendida cornice della Sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio.
Con 13 milioni di bottiglie vendute nel 2022 (pari a +7% rispetto all’anno precedente) prosegue il processo di crescita di Trentodoc (più 50% in 10 anni).
«Intendiamo così dare un ulteriore impulso allo sviluppo del settore vitivinicolo: con la sua orografia particolare che in ogni distretto dà vita ad un prodotto unico e irripetibile, il Trentino accoglierà appassionati e non solo che quassù, all'ombra delle Dolomiti, scopriranno i luoghi in cui nascono bollicine inimitabili, – ha aggiunto l'assessore Zanotelli. – L’Amministrazione provinciale crede nella valorizzazione dell’enoturismo e continuerà a operare per favorire il connubio tra vino (sinonimo di arte e cultura) e ospitalità.»
 

 
L’assessore provinciale al turismo e commercio, Roberto Failoni, ha posto l’accento sull’importanza di celebrare un prodotto amato dai trentini e dagli ospiti che scelgono città e valli per le loro vacanze.
«Anche questo Festival, nato lo scorso anno, guarda sia alle persone del posto sia a chi ci viene a trovare da lontano, offrendo un’importante visibilità a questo prodotto di eccellenza.
«Sono convinto che questa sarà l’ennesima vittoria del nostro territorio e di tutti gli attori che consentiranno ai visitatori di vivere un’esperienza autentica, a contatto con chi il Trentino lo vive e lo fa crescere.»
Un grazie speciale è stato dunque rivolto da Failoni a Matteo Lunelli di Cantine Ferrari: «Avete fatto da apripista e rappresentate un traino importante per l’intero settore enologico.»
 
Il Trentodoc – lo ricordiamo – è un’eccellenza che nasce nei vigneti che fanno da corona alla città di Trento, rappresentata all’evento di presentazione dal sindaco Franco Ianeselli e nelle diverse realtà agricole che rendono così speciale il territorio trentino, come ha evidenziato l’assessore del Consiglio delle autonomie locali con delega all’agricoltura, Daniele Biada.
Ianeselli ha parlato dell’importante connubio tra bellezza, cultura e socialità, oltre che del rapporto tra città e territori e della fondamentale collaborazione tra istituzioni e operatori economici. Il primo cittadino di Campodenno, Biada ha invece messo in luce il traino rappresentato dal Festival per tutti i prodotti tipici locali: la crescita del Trentodoc favorisce anche lo sviluppo dei comuni.
 

 
Come ha ricordato il presidente dell’Istituto Trento Doc Enrico Zanoni, «la prima edizione del Festival dedicato alle bollicine di montagna ha evidenziato risultati di affluenza e partecipazione alle degustazioni e agli eventi organizzati dai nostri associati, superiori alle nostre migliori aspettative.
«Questi risultati hanno, da un lato contribuito e dall’altro confermato, la crescente notorietà e reputazione della spumantistica Trentodoc, come suggellato dai dati di vendita certificati dal nostro osservatorio.
«La nuova edizione conferma dunque un programma ampio e ricco che coprirà i diversi aspetti della nostra produzione e, soprattutto, vedrà un ancor maggiore impegno e coinvolgimento degli associati all’Istituto Trento Doc testimoniato dal numero di eventi organizzati in Cantina, che passeranno dai 37 della precedente edizione ai 76 di questa.»
Secondo il vicepresidente del Consorzio Vini del Trentino, Goffredo Pasolli è fondamentale continuare a lavorare con l’obiettivo di tutelare e promuovere le denominazioni di origine, la cui qualità è garantita dai produttori.
 
Per Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing, «il Festival si propone di definire un racconto, a più voci e in equilibrio tra la leggerezza e l’approfondimento culturale, dedicato ad un prodotto, lo spumante Trentodoc, che come mai negli anni più recenti, ha rappresentato e dato prestigio all’intero Trentino, soprattutto a livello internazionale.
«Dentro le bollicine di montagna e il marchio che le rappresenta si ritrovano i valori identitari di questo territorio che custodisce le tradizioni, tutela la biodiversità e costituisce un ottimo esempio di montagna coltivata e vissuta, un distretto enoturistico di assoluto valore che è stato costruito grazie all’impegno di quanti, ogni giorno si impegnano a garantire l’armonia tra uomo, natura e paesaggio.»
 

 
Luciano Ferraro, vice direttore di Corriere della Sera e direttore del comitato scientifico della kermesse ha ricordato come Corriere della Sera, testata di Rcs Mediagroup Spa, leader nel settore editoriale in Italia, si sia completamente trasformato negli ultimi anni rafforzandosi nel digitale, nella divulgazione e negli eventi «perché siamo convinti che il Trentodoc è punto di riferimento, una locomotiva per l’economia di questa parte del Nordest».
«Un settore – ha aggiunto - che ha avuto una crescita poderosa negli ultimi anni e che rappresenta un traino anche per la cultura, il turismo.
«Questa eccellenza, che attraversa il mondo, aveva bisogno di essere raccontata e celebrata in città, attraverso un appuntamento fisso che parla ai trentini e tutte le persone da fuori.
«Ecco perché abbiamo deciso di collaborare al Trentodoc Festival, pronto a tornare in un’edizione ancora più ricca, con due focus tematici, salute e clima, e la parte di l’accoglienza nelle cantine maggiormente valorizzata.»
 
Tra le anticipazioni nel programma citate da Ferraro la presenza come ospiti di Attilio Giacosa, direttore di gastroenterologia all’ospedale di Monza, esperto di vino e nutrizione, Federico Grom, co-fondatore dei gelati Grom, che ha investito sul vino avviando una cantina nelle Langhe, Josè Rallo, ad di Donnafugata, voce della quinta generazione della cantina siciliana molto attenta anche sul tema ambientale.
Poi Federico Veronesi, giovane imprenditore del settore, assieme a Lamberto Frescobaldi, dell’omonima famiglia toscana e presidente di Unione italiana vini, a Marisa Allegrini, «l’ambasciatrice» dell’Amarone della Valpolicella, e a Gelasio Gaetani d’Aragona che è «il dandy» dell’enologia e creatore di cantine.
Spazio inoltre a cultura, comicità e spettacolo con Lorenza Ghinelli, finalista del premio Strega con il libro «La colpa», Caterina Guzzanti, Gialappa’s band e il cantante Diodato.