Al via il recupero dell’area ex Montecatini – Di Paolo Farinati

Trentino Sviluppo ha pubblicato un bando per individuare entro 60 giorni le imprese che metteranno mano al recupero dell’area

>
In questi giorni Trentino Sviluppo ha pubblicato il bando che ha l’obiettivo di individuare entro 60 giorni le imprese che metteranno mano al recupero dell’area ex Alumental o ex Montecatini.
È un’area che si trova nel Comune di Mori, appena al di là del fiume Adige alla sua destra in prossimità del casello autostradale di Rovereto Sud e, quindi, a poche centinaia di metri dalla A22.
Definirla strategica per la Vallagarina e per il Trentino è dire poco.
 
Per parola dell’Assessore provinciale alle Attività Economiche Achille Spinelli, la volontà politica è di accelerare il suo recupero dopo oltre ben 40 anni, in chiara funzione di un suo nuovo atteso concreto utilizzo. La vicinanza anche all’area produttiva alle Casotte, già in fase di adeguata infrastrutturazione, anche viabilistica, rende il tutto molto appetibile e interessante in termini industriali, ma non solo. Il passaggio sulla A22 di oltre 60 milioni di automezzi all’anno, offrono oggettivamente all’area ex Montecatini un valore economico e sociale assolutamente di livello internazionale. Un’area che potrebbe divenire una porta per il Trentino e per l’Italia di importanza quantomeno europea.


 
La sua posizione è unica. Il suo recupero è vitale per la nostra comunità. Richiederà certamente una profonda bonifica, che sarà onerosa e lunga nel tempo. Ma l’importante è incominciare. Quello giunto finalmente dalla Provincia Autonoma di Trento è un messaggio molto significativo e molto motivante per tutta la nostra comunità lagarina in particolare. I Sindaci dei nostri Comuni devono saper cogliere questa grande opportunità. Con visione, coraggio e determinazione. È in gioco una buona parte del futuro benessere della nostra gente.
 
Sul come utilizzare quei molti preziosi ettari, lascio ad altri doverosamente l’impegno di pensare, di progettare e di realizzare. Io, in tutta modestia, da già Assessore comunale di Rovereto, qualche anno fa mi permisi di lanciare, tra altre, un’ipotesi.
Stante l’enorme visibilità del luogo, perché non farne un grande centro polifunzionale, in cui inserire anche uno spazio espositivo che potrebbe chiamarsi Trentino Fiere? So molto bene che per tale funzione è stato scelto l’Alto Garda, anche e soprattutto per l’ampia offerta alberghiera di assoluto prestigio che Riva del Garda, Arco, Torbole, Nago possono mettere a disposizione.


 
Ma fare fiere alla «Busa» crea inevitabilmente parecchi problemi di viabilità, con vetture e soprattutto camion che già rendono il collegamento tra Rovereto e l’Alto Garda giornalmente molto problematico. E ritengo che la galleria in costruzione a passo San Giovanni non risolverà del tutto tali problemi. L’eccessivo traffico non rende onore e non concorre certamente a valorizzare uno dei più belli e amati laghi d’Italia e d’Europa.
 
Aggiungo, comunque, che se l’Ente Fiere del Trentino fosse ospitato all’ex Alumental, nulla vieta che gli espositori, gli ospiti e i visitatori delle varie manifestazioni non possano andare a soggiornare negli alberghi vicini al lago.
Si tratta di mettere in campo buona comunicazione e valida collaborazione tra territori confinanti, lontani l’uno dall’altro pochi chilometri. È sempre questione di visione, obiettivi precisi e buona volontà.
Plaudo, in conclusione, alle intenzioni della Giunta provinciale di Trento. L’area ex Alumental è lì inutilizzata e molto «brutta» da vedersi da troppi anni.

Il tempo è come sempre prezioso. Momenti storici di crisi economica, sanitaria e sociale come quello che stiamo vivendo richiedono risposte immediate e concrete. La gente vuole ricostruire una fiducia comunitaria.
La Vallagarina, in quanto prevalentemente produttiva, soffre più di tutte le altre valli trentine.
L’area in questione può divenire importante locomotiva di un nuovo sviluppo sostenibile. La politica si assuma le sue dovute responsabilità.
Grazie anche all’Europa le risorse finanziarie non mancano.
Una decisione è stata presa, dalla quale ci auguriamo non si deve tornare indietro.
È in gioco la credibilità della politica stessa. Come parimenti gran parte del futuro benessere della nostra valle.

Paolo Farinati - [email protected]