Irene Cocco e Martina Croce, «Oltre le Parole» – Di D. Larentis
La presentazione del volume avrà luogo sabato 20 gennaio, presso la Libreria Ancora di Via Santa Croce a Trento, con introduzione di Massimo Parolini – L’intervista
Irene Cocco.
Sabato 20 gennaio alle ore 17.30, presso la Libreria Ancora di Trento, avrà luogo la presentazione del libro «Oltre le Parole», edito dalla casa editrice triestina Scienza Express e scritto dalle autrici Irene Cocco e Martina Croce.
Moderatore dell’incontro, il prof. Massimo Parolini, apprezzato scrittore e poeta.
Il volume guida il lettore alla scoperta del proprio potenziale comunicativo, offrendo esempi concreti e attività pratiche, focalizzandosi sull'importanza di sviluppare abilità comunicative sin dall'adolescenza.
Esprimere idee con le parole adeguate, comprendere il linguaggio del corpo e gestire i conflitti in modo sano sono aspetti spesso trascurati ma di vitale importanza per la costruzione di relazioni autentiche e la realizzazione personale.
«Oltre le Parole» analizza le dinamiche della comunicazione assertiva ed empatica: in un'epoca di rapida condivisione dell'informazione, le autrici mettono in luce il ruolo cruciale dell'empatia e della considerazione dei sentimenti altrui.
Martina Croce.
Irene Cocco, nasce e vive a Trento, laureata in Lettere e Filosofia e laureanda in Psicologia, ha studiato arte-terapia alla Queen Margaret University in Scozia.
Autrice dell’intervento sul potere terapeutico dell'arte ne «L’identità̀ imprigionata» e del romanzo «Doveva essere per sempre», dal 2021 si dedica anche alla sceneggiatura cinematografica.
Martina Croce, nasce e vive a Trieste, terminati gli studi universitari inizia a insegnare Filosofia e Scienze Umane e a organizzare laboratori formativi per le scuole primarie volti a sviluppare capacità comunicative, creative e relazionali in classe.
Parallelamente si occupa di coaching e comunicazione strategica in ambito digitale, continuando anche a coltivare i suoi interessi artistici attraverso la partecipazione a progetti televisivi, cinematografici e teatrali.
In attesa dell’evento, abbiamo avuto occasione di porgere loro alcune domande.
La copertina del libro.
Come è nata l’idea di scrivere il libro «Oltre le Parole»?
«L'idea di scrivere il libro Oltre le Parole è emersa dalla nostra passione per il mondo della comunicazione e dall'osservazione diretta delle esigenze dei ragazzi nata dalla nostra esperienza di docenti e formatrici.
«Abbiamo riconosciuto la crescente importanza di dotare gli adolescenti di strumenti per una comunicazione autentica e significativa, specialmente in un'era digitale in cui le sfide e le opportunità comunicative sono in continua evoluzione.
«Questo libro nasce dall'intento di offrire ai giovani gli strumenti pratici necessari per navigare nel complesso panorama della comunicazione, promuovendone la padronanza di sé e l’empatia.»
A chi si rivolge e quali obiettivi si pone?
«Il libro si rivolge principalmente alle nuove generazioni, in particolare agli adolescenti.
«I suoi obiettivi includono lo sviluppo delle abilità comunicative per esprimere idee in modo chiaro, la costruzione di relazioni autentiche attraverso una comunicazione efficace, la prevenzione di disagi e incomprensioni tramite una maggiore consapevolezza e la promozione di un linguaggio rispettoso, sfidando modelli de-umanizzati di comunicazione.
«In breve, mira a equipaggiare i lettori con strumenti pratici per comunicare in modo efficace e costruttivo nelle relazioni.»
Su quali aspetti avete voluto focalizzare maggiormente l’attenzione?
«Nel saggio Oltre le parole, ci siamo concentrate su due aspetti fondamentali. In primo luogo, abbiamo posto l'attenzione sull'importanza dello sviluppo del potenziale comunicativo, credendo che ciò abbia un impatto significativo sulla costruzione di relazioni autentiche e sulla propria realizzazione personale. In secondo luogo, abbiamo dato particolare rilievo alla promozione di modelli di comunicazione basati sulla comunicazione assertiva ed empatica, competenze che riteniamo essenziali per prevenire conflitti e incomprensioni, soprattutto durante l'adolescenza.»
Entrare in empatia con l’interlocutore che importanza può assumere nell’ambito di una comunicazione efficace?
«Entrare in empatia con l’interlocutore è cruciale per una comunicazione efficace. Quando comprendiamo e condividiamo le emozioni e le prospettive dell'altro, si crea una connessione autentica e profonda.
«Questo rafforza i legami relazionali e contribuisce a risolvere conflitti in modo collaborativo. Inoltre, l'empatia promuove un clima di fiducia, riduce eventuali incomprensioni e sostiene una comunicazione assertiva, consentendo di esprimere opinioni e bisogni in modo chiaro e rispettoso.»
È importante cosa si dice ma anche come lo si dice, il linguaggio del corpo spesso rivela molto più delle parole. Potreste condividere un pensiero in merito alla comunicazione non verbale?
«Nel quadro della comunicazione, il modo in cui presentiamo le parole è tanto rilevante quanto il loro contenuto.
«Il linguaggio del corpo, che comprende espressioni facciali, gesti e postura, si configura come un accompagnamento alle parole, trasmettendo sfumature ed emozioni che arricchiscono il messaggio.
«Quindi, sebbene il contenuto delle parole sia centrale, la modalità con cui lo veicoliamo attraverso il linguaggio non verbale può delineare la chiarezza e l'efficacia della nostra comunicazione complessiva.»
La rete genera opportunità relazionali ma cela anche dei rischi: che cosa pensate della comunicazione sui social media?
«Il mondo digitale ha influenzato profondamente il modo in cui gli adolescenti comunicano. Se da un lato ha aperto nuove porte alla connessione, dall'altro ha portato nuove sfide come la superficialità nell’esprimere giudizi e la disconnessione dal mondo reale.
«Gli adolescenti, immersi in messaggi rapidi ed emoji, possono rischiare di perdere la profondità della comunicazione faccia a faccia. La mancanza di espressioni facciali e tono vocale può ridurre la connessione emotiva, facilitando incomprensioni e conflitti.
«Oltre le parole si propone di aiutare i giovani a riconoscere tali sfide e fornire strumenti per una comunicazione più autentica anche in ambiente digitale.»
Progetti editoriali futuri?
«Con la motivazione di offrire strumenti pratici e mirati per una comunicazione autentica ed efficace, crediamo che sia fondamentale concentrarsi sulle nuove generazioni. Il nostro scopo è fornire risorse utili per promuovere connessioni più profonde e soddisfacenti negli scambi comunicativi.
«Riteniamo che investire nella formazione delle nuove generazioni possa contribuire significativamente a sviluppare competenze comunicative che siano al passo con l'evoluzione della società, favorendo relazioni più autentiche e arricchenti.»
Daniela Larentis – [email protected]