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Quel Prosecco dedicato a Venezia – Di Giuseppe Casagrande

L'azienda Bellenda brinda con l'Extra Brut Valdobbiadene Superiore «Ánzolo» che ricorda l'angelo dei Dogi. Un metodo Martinotti nato con l'obiettivo di sfidare il tempo

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Umberto Cosmo, brindisi nel giardino di casa Bellenda.

Una sfida contro il tempo. La lancia l'azienda trevigiana Bellenda di proprietà della famiglia Cosmo in quell'angolo di paradiso che sono le dolci colline del Prosecco patrimonio Unesco. Vigneti coltivati sulle famose «rive» (i cru francesi) su una superfice di 35 ettari di proprietà cui vanno aggiunti 15 ettari in affitto distribuiti nei dintorni di Carpesica, un piccolo borgo di poche anime tra Vittorio Veneto e Conegliano, dove la ricchezza del suolo si fonde con la sapienza dei vignaioli che da sempre coltivano queste terre.
 

Umberto Cosmo, titolare dell'azienda Bellenda di Carpesica.
 
 L'antico legame con la Serenissima Repubblica di Venezia 
Da un vigneto collocato sulle «Rive» di San Michele di Feletto nasce «Ànzolo» di Bellenda, un Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Extra Brut che già nell'etichetta racconta il legame con la Serenissima Repubblica di Venezia e con i Dogi. La città lagunare era infatti il principale mercato per i vini trevigiani, anche grazie alla via d’acqua che la collegava Venezia al capoluogo della Marca Trevigiana.
In particolare, Ànzolo – che significa «angelo» nella parlata veneziana – lo ritroviamo a Campo Sant’Ánzolo, dove sorgeva l’antica chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, un collegamento ideale alle «Rive» di San Michele, da cui provengono le uve Glera utilizzate per questo vino. E il legame ritorna visivo nel ricamo dell’etichetta, che ricorda le decorazioni a traforo tipiche del gotico fiorito veneziano.
 

Gli storici vigneti Bellenda all'ombra del campanile di Carpesica.
 
 Le diverse espressioni della Glera sulle colline patrimonio dell'Unesco 
«Ànzolo rappresenta la voglia di ricercare ed esplorare le diverse espressioni della Glera nel territorio delle nostre colline patrimonio dell’Unesco – confessa Umberto Cosmo, titolare dell'azienda Bellenda – dove la diversità dei suoli e del clima è quasi una sfida per la nostra azienda, che da tempo cerca l’interpretazione più autentica del vitigno».
Ànzolo nasce da un vigneto singolo situato sulle colline di San Michele: le vigne qui crescono su antichi terreni fluvioglaciali di oltre 20.000 anni fa, caratterizzati da una struttura ghiaiosa e da un ottimo drenaggio che rendono questo terroir unico. Realizzato con metodo Martinotti, si distingue per la sua complessità e persistenza.
 

Un'altra chicca Bellenda, il metodo ancestrale.
 
 Morbido e vellutato come aperitivo, si sposa anche con piatti leggeri 
Il vino base che dà origine all'Extra Brut Ànzolo Prosecco Superiore Valdobbiadene Rive di San Michele affina per oltre nove mesi sui lieviti di prima fermentazione per amplificare le caratteristiche di un territorio unico e dimostrarne la capacità di affrontare con successo le sfide del tempo. Alla vista presenta riflessi dorati, all’olfatto si apre con un bouquet aromatico di fiori bianchi, agrumi e un sentore di albicocca con una leggera nota di petalo di rosa.
In bocca la bollicina è setosa, vellutata e avvolge il palato, mentre un perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza crea un'esperienza di gusto armoniosa e persistente.
Perfetto come aperitivo per brindare in compagnia, è ideale per accompagnare i piatti leggeri della cucina italiana e orientale, esaltandone i sapori senza sovrastarne la delicatezza.
Ànzolo Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Extra Brut è disponibile nello shop online dell’azienda al prezzo di 15 euro.

In alto i calici. Prosit.
Giuseppe Casagrande - [email protected]

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