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A Rimini la fiera dell'ortofrutta – Di Giuseppe Casagrande

All'edizione numero 41 di Macfrut (8-10 maggio) si prennunciano 1.400 espositori (il 40% stranieri) e 1.500 «top buyer» da tutto il mondo. Un business miliardario

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L'uva da tavola pugliese sarà il prodotto simbolo dell'edizione 2024 di Macfrut a Rimini.
 
Ecco un altro fiore all'occhiello del made in Italy: l'ortofrutta, un settore strategico dell’agroalimentare italiano che dall'8 al 10 maggio sfilerà in passerella alla Fiera di Rimini in occasione dell'edizione numero 41 di Macfrut.
Il fatturato della filiera supera i 16 miliardi di euro e il peso dell’agroindustria supera i 10 miliardi di euro.
Secondo Ismea nel 2023 gli introiti derivanti dall’export di ortofrutta fresca e conserve ha superato quota 11,6 miliardi di euro, di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi.
La produzione 2023 è stimata in 24 milioni di tonnellate, su una superficie di 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300.000 aziende coinvolte.
 

Trionfo di ortaggi multicolori al tradizionale evento fieristico di Rimini.
 
 L’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale 50 miliardi di euro  
Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione sul 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale tre volte la produzione, per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro.
La filiera mondiale del settore si incontra a Rimini (8-10 maggio 2024) per Macfrut, edizione numero 41, con oltre 1.400 espositori (di cui il 40% esteri), e 1.500 «top buyer» da tutto il mondo, grazie al supporto di Agenzia Ice.
 
Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti di ortofrutta. Il biennio 2020-2021, caratterizzato dalla pandemia, aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli, ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti; in particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.
 

Anche i piccoli frutti saranno tra i protagonisti dell'edizione 2024 di Macfrut a Rimini.
 
 Il prodotto simbolo di Macfrut 2024 sarà l’uva da tavola, eccellenza italiana  
Il prodotto simbolo di Macfrut 2024 sarà l’uva da tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo, che fa del nostro Paese il leader a livello europeo con una produzione di un milione di tonnellate.
L’uva da tavola sarà al centro del Macfrut Table Grape Symposium, il Simposio mondiale che richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.
La protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, conosciuta per le sue produzioni ortofrutticole di eccellenza (in primis, l’Uva da Tavola Igp, che concentra il 60% della produzione nazionale).
Nei primi tre trimestri del 2023 l’ortofrutta pugliese si è confermata un settore molto attivo sui mercati internazionali, con 623 milioni di euro di export, e con numeri importanti sul fronte delle imprese e del numero di occupati: 32.552 imprese con 61.139 addetti (dati Inps).
 

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida durante la conferenza stampa.
 
 Focus internazionale sull'Arabia Saudita e sugli Emirati Arabi Uniti  
Macfrut sta diventando di anno in anno un evento sempre più internazionale, con oltre un terzo di espositori oltreconfine: il focus internazionale sarà dedicato alla Penisola Arabica.
Una scommessa partita tre anni fa che, in fiera, vedrà la presenza di un centinaio di buyer da quell’area interessati soprattutto a mele, kiwi e uva da tavola.
Le esportazioni italiane in questa zona in quattro anni sono passate dai 73 milioni di euro del 2020 ai 114 milioni dello scorso anno (+56%), secondo i dati Agenzia Ice.
Il mercato ha interessato quasi esclusivamente due aree: Arabia Saudita per un valore di 76 milioni di euro e gli Emirati Arabi Uniti per 29 milioni di euro.
 

L'ingresso del quartiere fieristico di Rimi per l'edizione 2023 di Macfrut.
 
 In fiera presenti anche 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa  
Sempre dalla Penisola Arabica, insieme al centinaio di buyer, sarà presente in fiera Emirates Infien, un padiglione sarà dedicato al continente africano, divenuto sempre più strategico nelle politiche internazionali del Governo, con l’attuazione del Piano Mattei: in fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell’Africa, principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l’agricoltura.
Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato come «il valore aggiunto di Macfrut è la capacità di attrarre tante nazioni, anche i Paesi in via di sviluppo, in particolare l’Africa, che vengono a capire come riuscire anche loro a produrre qualità, a garantirsi l'autosufficienza alimentare e a proiettarsi anche, compatibilmente con la crescita dei loro prodotti, sui mercati occidentali per far crescere ricchezza e quindi arginare a monte quella che è una delle problematiche più importanti, l’immigrazione illegale dovuta a persone costrette a scappare dalle loro nazioni per fame. Una cosa che deve scomparire, proprio impegnandosi in alcuni settori strategici come quello dell’agricoltura.»

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande – g.casagrande@ladigetto.it


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