Albino Armani a ProWein 2024 – Di Giuseppe Casagrande
Wilkommen in Düsseldorf. È uno dei più importanti appuntamenti fieristici internazionali per il mondo del vino. Un mercato Importantissimo, quello tedesco
Albino Armani con la moglie Egle Capilupi e il figlio Federico.
Wilkommen in Düsseldorf. Willkommen bei der Messe ProWein. Benvenuti a ProWein, uno dei più importanti (assieme a Vinitaly e Bordeaux) appuntamenti fieristici internazionali del pianeta vino.
L'Italia sarà presente in massa per incontrare buyer, operatori e stampa di settore.
E tra gli espositori, oltre a numerosi consorzi e cantine private, sarà presente con un proprio stand anche l'azienda Albino Armani Viticoltori dal 1607 con i suoi vini e la sua storia plurisecolare.
I vigneti della tenuta Albino Armani Viticoltori dal 1607 a Dolcè (Valdadige).
Operazioni commerciali, incontri con i partner, convegni sui temi di attualità
Lo storico salone internazionale del vino aprirà i battenti domenica prossima 10 marzo per una tre giorni (10-12 marzo) di incontri con i buyer, i partner commerciali - potenziali o di vecchia data – e il mondo della comunicazione. Sono previsti, inoltre, importanti convegni sui temi di più scottante attualità: dai segnali di crisi del mercato al cambiamento dei gusti del consumatore che ama sempre più vini meno concentrati, meno tannici e meno alcolici.
Si parlerà anche del futuro della viticoltura europea in relazione alla transizione verde ai cambiamenti climatici in atto.
Quello tedesco per Albino Armani è un mercato ormai consolidato, grazie alla collaborazione di importatori storici - quale Raffaele Giordano (www.weine-giordano.de) - e più recenti come Brogsitter (www.brogsitter.de), che operano in specifiche aree geografiche del Paese al fine di garantire una distribuzione coerente e sempre più strategica.
Il Pinot Grigio Ramato Valdadige Terradeiforti Colle Ara di Albino Armani.
Alto gradimento per i vini bianchi con il Pinot Grigio capolista
Campioni di vendite e testimoni di alto gradimento tra i consumatori del mondo tedesco restano i bianchi che l’azienda produce ai piedi dell’Arco Alpino, che oggi occupano la fetta più grande di vino a marchio Albino Armani importato e consumato in Germania.
Parliamo di Pinot Grigio – sempre capolista – Gewürztraminer, Chardonnay, Sauvignon Blanc, tutti veicolo di uno stile unico ed inconfondibile legato ai territori di montagna e oggi ricercato a livello internazionale per freschezza, sapidità, versatilità e moderata gradazione alcolica. Buone performance anche per il Lugana Doc, un successo quest'ultimo che la denominazione deve alla relazione ormai storica tra il turismo enologico e il Lago di Garda.
Alcuni vigneti sul versante sinistro del fiume Adige tra Borghetto d'Avio e Peri.
Alta qualità e attenzione all'ambiente la carta vincente del successo
Figli del Nordest italiano, che a tutti gli effetti ha portato l’eleganza dei bianchi italiani nel mondo, questi vini sono veicolo di tradizione e qualità, attributi fortemente richiesti dal consumatore tedesco che dal prodotto enologico si aspetta anche grande attenzione alla sostenibilità: tutti i vigneti di proprietà, infatti, sono certificati SQNPI, il Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata.
Ma qualità e attenzione all’ambiente non sono le uniche chiavi del successo di Albino Armani. Anche in un momento non facile per il settore a livello internazionale, l’azienda mantiene più o meno stabili le quote in Germania e altri mercati esteri grazie ad una strategia vincente di differenziazione ed inserimento di nuovi marchi (ma anche di nuovi vitigni) a garanzia sia di valide alternative di posizionamento e di offerta nei momenti di difficoltà sia, conseguentemente, di un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Il tutto accompagnato da una comunicazione strutturata e costante, sempre affidata a partner locali esperti e di fiducia che sanno interpretare la domanda nel paese di riferimento e proporre novità al momento giusto e in base alle esigenze.
In alto i calici. Prosit!
Giudeppe Casagrande - [email protected]