Quali vini berremo nel 2024? – Di Giuseppe Casagrande

Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, non ha dubbi: bollicine italiane, bianchi autoctoni e vini da dessert. In caduta libera i grandi rossi e i «Supertuscan»

Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, l'azienda di Ciré di Pergine fondata nel 1984.

Quali vini berremo nel 2024, quali saranno i trend del mercato per l’anno che sta per iniziare? Nei giorni scorsi sono state pubblicate alcune indagini di mercato e tutte concordano con un dato incontrovertibile: si beve meno (si è passati dai 110 litri a persona dei primi anni Sessanta quando il vino era un vero e proprio alimento ai 35 litri attuali con una previsione di ulteriore discesa a 20 litri nel 2035) e si bevono sempre meno vini rossi impegnativi.

Il mercato privilegia i vini leggeri, meno alcolici, meno strutturati, di facile beva e più economici.
Quali? I vini bianchi, i rosé e le bollicine che nel giro di un decennio hanno registrato un boom di vendite di oltre il 25% mentre, all'opposto, si è registrato un tracollo dei grandi vini rossi.

Abbiamo chiesto a Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, e all'enologo valdostano Gianluca Telloli, scopritore di talenti e wine manager dell'azienda, se condividono questa analisi.

L'azienda - ricordiamo - fondata nel 1984 a Cirè di Pergine è nel campo della distribuzione una delle più importanti d’Italia: commercializza e distribuisce vini di alta qualità, spumanti e spirits a 9.500 tra i migliori ristoranti d'Italia con un portfolio di oltre tremila referenze selezionate tra i produttori di nicchia e i piccoli vignaioli del settore.

 

Il brindisi augurale di Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, per il 2024.
 
  La crisi economica ha spostato i consumi verso vini meno costosi 
Il forte aumento dei prezzi nel 2023 ha portato ad uno spostamento dei consumi verso vini con un buon rapporto qualità/prezzo: i vini troppo costosi non sono più alla portata di una fascia di consumatori che in questo momento soffre la crisi e le difficoltà economiche, ovvero quella che va dai 30 ai 45 anni. Nello specifico per quanto riguarda lo Champagne è stato un anno di mantenimento delle posizioni, in taluni casi di arretramento. Tale andamento dovrebbe rimanere anche nei prossimi 24 mesi.
 

Gianpaolo Girardi con il figlio Andrea, titolari di Proposta Vini.
 
 Previsto un forte consolidamento dl Trentodoc e un calo del Franciacorta 
Per gli spumanti prevediamo un forte consolidamento del Trentodoc, un ulteriore arretramento del Franciacorta e uno spettacolare balzo nelle vendite delle varie espressioni della spumantistica italiana prodotta con uve italiane, sia con il Metodo Classico sia con il Metodo Martinotti.
Anche per i vini bianchi continuerà il trend positivo con incremento di queste tipologie con scelte sempre più mirate verso le varietà autoctone. Notiamo anche una tonica e inaspettata ripresa dello Chardonnay che crediamo continuerà.
 

Gianluca Telloli, l'enologo valdostano, scopritore di talenti.
 
  Vini rossi: tengono i meno impegnativi, crollano i «Supertuscan» e i bordolesi 
Per quanto riguarda i vini rossi la situazione è statica, tengono i vini meno impegnativi, mentre crollano i Supertuscan e i bordolesi. Trend che, pensiamo, si manterrà tale. Diverso il discorso relativo ai vini rosati. Alcuni istituti di ricerca parlano di boom, altri di un vero e proprio decollo. Da anni - risponde Gianpaolo Girardi - si parla di decollo di questi vini. Decollo, a nostro avviso, mai avvenuto (stesse bottiglie consumate nel 2007 e nel 2022) e che - a mio avviso - non avverrà nemmeno nei prossimi mesi.
 
Diverso il discorso sui vini da dessert che molti osservatori ritengono sul viale del tramonto. A nostro avviso - sostengono Gianpaolo Girardi e Gianluca Telloli - non è così poichè possono essere assaggiati in abbinamento con alcuni piatti, ma anche da soli, al caminetto come vini da meditazione, ci suggeriva Veronelli. Caldi, suadenti, curiosi, stilisticamente perfetti, costituiscono di per sé un dolce e piacevole intermezzo. Noi prevediamo un moderato aumento del consumo di questa tipologia.
 

Andrea Girardi, contitolare di Proposta Vini, alla presentazione del catalogo aziendale.
 
  Sempre maggiore spazio avranno i vini naturali e in particolare i Piwi 
Per quanto riguarda le altre tipologie. I cosiddetti vini naturali, se di qualità e senza difetti, continueranno a essere apprezzati dai consumatori. Cosiccom i Piwi avranno sempre maggiore spazio nel mondo del vino, ma non siamo in grado di fare previsioni sulla crescita o diminuzione del consumo. Dei vini senza alcol, infine, se ne parla tanto, ma è prematuro a nostro avviso sbilanciarsi.
 
Ultima considerazione. Il mondo del vino italiano, sia tra i media sia tra i produttori, sta introducendo nel linguaggio, in modo sempre più deciso, una terminologia che mutua parole e concetti dalla storia, dall’arte e dalla cultura. «Crediamo fortemente che questa sia la strada giusta - ha dichiarato Gianpaolo Girardi - e faremo del nostro meglio per dare peso e sostanza, con quello che le nostre capacità comunicative ci permetteranno di fare, a queste tematiche».

 
  Proposta Vini, fondata da Gianpaolo Girardi, festeggia i 40 anni di vita 
Proposta Vini è nata in Trentino nel settembre del 1984. Fondata da Gianpaolo Girardi con l’innovativa idea di creare un’azienda di distribuzione in grado di creare un filo diretto tra i vignaioli e il canale Horeca, l'anno prossimo in occasione della presentazione del Catalogo 2024 a Parma festeggerà i 40 anni di vita. Il cuore dell’attività si concentra sulla consegna in groupage, senza vendite dirette al cliente privato e senza limiti minimi di acquisto, garantendo tempi di consegna certi e rapidi.
La missione di Proposta Vini è valorizzare la produzione delle cantine selezionate, mettendo un’enfasi particolare sulla qualità, l’artigianalità e la tradizione contadina italiana.
La selezione privilegia vini autentici, storici, territoriali, bevibili e legati alla tradizione contadina italiana di qualità.
 

 
  Andrea Girardi: «La nostra mission è dare visibilità ai piccoli produttori» 
«Ci adoperiamo - spiega Andrea Girardi, oggi alla guida dell’azienda insieme al padre Gianpaolo - per permettere ai piccoli produttori di concentrarsi sul lavoro in vigna, delegando a noi tutti gli aspetti di commercializzazione e distribuzione: una collaborazione continua con i produttori rappresentati. Ci poniamo l’obiettivo di dare visibilità a produttori di qualità, spesso di dimensione molto piccole, che non hanno la possibilità di organizzare la parte commerciale, offrendo canali di visibilità nazionale ed internazionale.»
 
Proposta Vini gestisce 18 progetti interni, mirati a valorizzare aspetti storici, evocativi e paesaggistici legati al mondo del vino. Questi progetti includono Vini dell’Angelo, Vini Estremi, Vini Franchi, Vini delle Isole Minori, Bollicine da uve italiane, Vini Vulcanici e altri. Nel 2021, è nato Proposta Spirits, un’accurata selezione di 81 realtà artigianali del mondo della distillazione.
 
  Player del mercato della distribuzione in Italia e anche all'estero 
Le linee seguite per la selezione di vini e spirits si basano sulla volontà di costruire un grande mosaico viticolo e paesaggistico. Le parole cardine sono complementarità e ri-scoperta, con lo sguardo attento verso tutte le regioni viticole europee, anche quelle meno note come Serbia, Slovenia, Moldavia, Malaga e Bierzo in Spagna, La Clape nel Sud della Francia. Proposta Vini è oggi tra i principali player del mercato della distribuzione di vini nel settore Horeca italiano, ma opera anche all’estero. Il quartier generale si trova a Ciré di Pergine Valsugana: lo staff aziendale oggi conta su 36 collaboratori e 130 agenti distribuiti in tutte le province italiane. Le referenze in catalogo sono 3.300 (3.000 vini e 300 spirits) per 403 cantine (241 produttori italiani e 162 stranieri) e il fatturato del 2022 ha superato i 25 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto al 2021. Le stime per il 2023 indicano una chiusura a 27,5 milioni di euro con oltre 2,8 milioni di bottiglie.

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Giuseppe Casagrande - [email protected]