Giovani in azione: Stefano Pietta – Di Astrid Panizza
«La radio per comunicare al mondo»: così Stefano ha abbattuto le barriere contro la disabilità e si rivolge quotidianamente al mondo tramite la sua WebRadio
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Stefano Pietta è un ragazzo di Manerbio, in provincia di Brescia, classe 1984, che ha fondato nel 2013 la sua webradio steradiodj.it.
Un progetto ambizioso e sempre in crescita, con interviste di tutti i tipi, dai temi sociali, ai grandi della musica italiana.
È determinato, Stefano, e la sua radio ne è la riprova, un successo.
Ma ciò che fa davvero capire quanta passione ci metta in questo suo hobby quotidiano è data dal fatto che Stefano è nato con una disabilità fisica, la tetraparesi spastica, che lo costringe in carrozzina ma che gli permette di riuscire a muovere le mani per premere ogni tipo di tasto, dallo smartphone al PC.
Così, passo dopo passo, con l'aiuto di parenti ed amici è riuscito fondare Steradiodj, alternando questa attività al suo lavoro come tecnico informatico in smartworking da molto prima dell'avvento del Covid.
«La radio è nata nel 2013 – ci racconta Stefano – quando ho lanciato a ottobre le prime trasmissioni.
«Ho scelto questo canale di comunicazione perché la parola non mi manca e perché è più facile trasmettere i messaggi che mi stanno a cuore, inerenti al sociale e alla disabilità.
«Le notizie riguardanti le difficoltà di una persona disabile, infatti, commentate da chi le vive tutti i giorni da quando è nato, lasciano un segno in più a chi ascolta.
«Ma gli argomenti trattati sono di tutti i tipi, al momento, per esempio tengo la rubrica Mondo Donna, assieme alla giornalista siciliana Anna Lisa Maugeri, dove parliamo sempre con un'ospite femminile, oppure in un'altra rubrica mi dedico invece, con il giornalista palermitano Alessandro Mauceri, alle problematiche legate ai minori.»
Come si svolge la tua quotidianità?
«La mia giornata tipo è principalmente al computer: la mattina lavoro da casa come informatico, come ti dicevo, e il pomeriggio mi dedico alla mia WebRadio, attiva 24 ore su 24 tutti i giorni e tutte le notti.
«Nel primo pomeriggio generalmente organizzo il materiale da mandare in onda e alterno momenti in cui sono in diretta ed intervisto persone, a momenti in cui invece la regia automatica da me organizzata lascia scorrere canzoni a rotazione una dietro l'altra.»
«Sono davvero appassionato di musica e spesso andavo a concerti, quando ancora si poteva. Mi è capitato molte volte di riuscire ad entrare nel backstage e parlare ai cantanti del mio progetto. In quei casi portavo sempre con me un piccolo registratore digitale, chiedendo ai cantanti di registrare un breve jingle che io poi avrei trasmesso in radio.
«È così che, ad oggi, su Steradiodj sono passate le voci di Ligabue, Jovanotti, Malika Ayane, Nek, De Gregori, Max Pezzali, Elisa, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Chiara Galeazzo e tanti altri, tra i quali anche Francesco Renga che recentemente mi ha rilasciato un'intervista per il Festival di Sanremo che potete rivedere a questo link.
Qual è stato in questi anni il momento più emozionante che hai vissuto in radio?
«È dura raccontartene solo uno, ma sicuramente l'incontro con Ligabue è stato davvero emozionante.
«Inoltre, l'intervista che mi ha emozionato di più è stata quella fatta ad Alex Zanardi, che ho intervistato di persona e mi ha trasmesso una forza incredibile.
«La notte prima non avevo dormito e quando gli facevo le domande ero così agitato che mi tremava incontrollabilmente la gamba.
«L'ho incontrato appena dopo una gara e mi ha rilasciato una breve intervista che potete vedere a questo link.
«Ha incoraggiato tutti gli ascoltatori a godersi il sole che splende ogni giorno.»
Qual è invece il messaggio che vuoi trasmettere tu stesso ai tuoi ascoltatori, attraverso Steradiodj?
«Il messaggio che ha espresso Zanardi è anche il mio, per la verità. Da sempre mi impegno, infatti, nel convincere i miei ascoltatori a non abbattersi mai nei momenti complicati della vita, ma di porsi invece quotidianamente un obiettivo, che non vuol dire annullare le difficoltà ma cercare di non sentirle pensando alle cose che ci fanno stare bene.
«Un messaggio, questo, che è importante per tutti, a prescindere dalla condizione di ognuno.
«La radio, inoltre, è per me uno strumento utile nell'instaurare nuove amicizie, perché mi piace comunicare e conoscere sempre persone nuove ed interessanti. Infatti è capitato, negli anni, che la radio fosse proprio lo strumento attraverso il quale sono nate numerose amicizie e rapporti di stima reciproca.»
Recentemente sei entrato inoltre nell'Albo dei Giornalisti, raccontaci come è successo!
«Esattamente, nel 2020 sono diventato giornalista ad honorem. L'Ordine dei giornalisti della Lombardia, infatti, ha accolto la proposta fatta da una testata online bresciana che mi segue, ma che non conosco personalmente, di potermi dare il tesserino di giornalista pubblicista per il mio impegno quotidiano nel divulgare notizie di carattere sociale e culturale.
«Ad inizio ottobre, quindi, sono diventato giornalista a tutti gli effetti.»
Siamo giunti al termine della nostra intervista, ma argomenti di cui parlare ce ne sarebbero ancora tantissimi...
«Quello è vero, se non mi fermi tu, io continuo a parlare! Prima di concludere, però, ci tengo a fare un ringraziamento ai miei genitori, che condividono il mio stesso tetto e che mi aiutano 24 ore su 24 nei miei bisogni quotidiani.
«Se sono riuscito a mettere in piedi l'attività della radio è stato anche con il loro supporto, perché mi hanno sempre aiutato nelle faccende pratiche, conciliando la mia passione.
«È quindi anche grazie a loro se ora sono qui a parlare di Steradiodj con te.»
Astrid Panizza – [email protected]
(Interviste precedenti)