Cartoline dalla Bell'Italia: il Barocco leccese – Di Bruno Lucchi

Il barocco leccese lo si respira ovunque tra vicoli, stradine, scalinate e piazzette del centro storico; quasi deserto durante il giorno, brulicante di persone all'imbrunire

La Chiesa di S. Chiara.
 
Il barocco - nato per stupire e stimolare la fantasia - a Lecce ha trovato la sua massima espressione.
All'inizio motivi floreali, tralci di vite, animali mitologici decorarono palazzi pubblici e luoghi di culto, in seguito cariatidi, fregi, stemmi, trionfarono anche nell'architettura privata.
Su balconi, portali, dentro nicchie e cornicioni, ancora oggi, quelle sensazioni di meraviglia ti fanno passeggiare con il naso all'insù, come in un paese fiabesco.
Il barocco leccese - sviluppatosi grazie alla caratteristica pietra locale, calda, luminosa, porosa, facile da lavorare - lo si respira ovunque tra vicoli, stradine, scalinate e piazzette del centro storico; quasi deserto durante il giorno, brulicante di persone all'imbrunire con la movida serale. 
Questa è l'ora giusta. Sulle facciate degli edifici lunghe ombre si animano tra riflessi color ambra dando vita a una irrefrenabile cascata di scatti.
 
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(Precedenti cartoline)

 
La Chiesa di San Giovanni Battista.

Piazza Duomo.







Chiesa di Santa Teresa.