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Cartoline di Bruno Lucchi: Sono passati cinquant'anni...

Oggi, dopo più di 300 mostre personali in Italia e all'estero, l'emozione non è cambiata: il passato è solo un arrivederci

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Durante il trasloco dal vecchio studio al nuovo Molo51, ho ritrovato un raccoglitore con gli articoli dei giornali sulle mie prime mostre e le fotografie delle opere giovanili. Opere fatte da studente e appena finito il magistero di belle arti di Urbino.
Sono mostre che non ho messo nel mio curriculum avendole fatte negli anni 90, quando, come professionista con Graziella ho intrapreso questa meravigliosa e complicata avventura nel mondo dell’arte.
Esattamente 50 anni fa nel 1974 ho iniziato le prime esperienze espositive come artista con due mostre a Levico Terme, la mia città natale.
Una nella biblioteca comunale e la seconda alla galleria “Lo scalino” diretta da Liliana Nuca Bazanella.
 
Luciano de Carli presentando la mostra scriveva:
«I temi trattati dal giovane artista levicense sono propri del suo tempo: l’assurdo dell'azione tecnologica (Ominidi 2074), l’amore per il proprio ambiente (disegni a biro e a china di vari quartieri levicensi, figure di vecchi) l’ecologia (granchio e catrame).
«Un anno fa Bruno Lucchi vinceva, su quest’ultimo tema ecologico, il concorso ecologico Perugia - lago Trasimeno - comune di Magione.»
 
Gli «Ominidi 2074» ci presentano figure essenziali, e scarnificate: impasti di cartilagine e muscoli che con vuote occhiaie penetrano i pensieri assurdi di programmazione fallimentari.
Protesta o pessimismo? I disegni sull'ambiente locale però ci fanno capire la nota intimistica del giovane pittore, il possesso di precise qualità espressive, la fortuna dei suoi prossimi appuntamenti con il pubblico, non solo locale.
Varie sono le tecniche che lui chi ha acquisito: per ora il disegno sembra essere lo strumento più valido con cui avvertirci della sua presenza. Egli sa ricavare un “effetto bollino” che dona alle masse una sensazione di leggerezza, di velata plasticità.
 
La direttrice della galleria Lo Scalino, Liliana Nuca Bazanella, nella sua presentazione scrive di Lucchi:
«Un uomo solo, desideroso di comunicare, di essere sé stesso con gli altri. Affetto, amore per tutti e tutto che lo circondano; morbosa particolarità nei tratti per trarre da ogni essere, ogni soggetto i minimi segni di espressione sia di gioia che di dolore; una grande sensibilità.
«I suoi disegni dimostrano tutto questo anche in molte incertezze, che crediamo dovute ad una continua ricerca di maturità sia grafica che umana.
«È molto importante che nei suoi disegni dimostri di non essere pienamente convinto delle Sue possibilità reali.
«Forse è un puro e noi lo appoggeremo per questo. Crediamo, quindi, che questo sia il ritratto di un artista; dell'artista Bruno Lucchi.»
 
Allora, non ancora consapevole che questa sarebbe poi diventata la mia vita.
Ricordo perfettamente l'eccitazione, quando, il tipografo Nino Dallagiacoma, mi ha messo fra le mani la prima stampa del primo invito.
Il primo testo critico. Il primo articolo sul quotidiano L’Adige.
Oggi, dopo più di 300 mostre personali in Italia e all'estero, l'emozione non è cambiata. È sempre forte: il passato è solo un arrivederci.
Adrenalina che fa battere il cuore fino a provocare quella sensazione mista fra dubbi, ansie, aspettative.

Come davanti alla donna della tua vita.
Come una sorta di eccitazione nel momento della tua più importante dichiarazione d'amore.
Con la consapevolezza di fare la cosa giusta ma con l'incertezza del risultato. Poi arriva il grande giorno. L'inaugurazione. Finalmente li capisci quanto ne sia valsa la pena.
Mi sento molto fortunato ad aver avuto l'onore di essere presentato da curatori di gallerie, storici e critici dell'arte. Ognuno di loro con le proprie caratteristiche.

Tutti quanti, uno ad uno li voglio ringraziare per aver contribuito ad arricchire con le parole il mio modo di fare arte.

Bruno Lucchi


 

 

 





 

 


 Bruno Lucchi 
Via Marconi, 87 - 38056 Levico Terme -  Trento - [email protected]
+39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 - www.brunolucchi.it
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