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Cartoline di Bruno Lucchi: Santa Maria a Lovernato, Ospitaletto Brescia

Arte e fede, speranze e aspettative si rincorrono da sempre nella storia e gli uomini ci si rifugiano per sfuggire dalla realtà

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Nei primi giorni di ottobre 2024, farò una importante mostra con opere di grandi dimensioni che saranno collocate nel parco di villa Presti-Serlini mentre altre più piccole saranno nelle due sale all’interno e all’ingresso del museo Giuseppe Ghidoni.
Durante una pausa di uno dei vari sopraluoghi-incontri con l’assessore alla cultura Silvia Guarneri e al presidente del consiglio Enrico Mandelli, ci hanno accompagnato nell’antico borgo di Lovernato per mostrarci la chiesa di Santa Maria recentemente restaurata su incarico dell’amministrazione comunale.
 
I primi documenti dove si parla di Lovernato risalgono all’807 nel periodo longobardo ma il sito doveva essere già abitato in età romana, infatti, in un muro del presbiterio della chiesa è conservata un’epigrafe di un voto.
Dopo quattro anni di restauro del pregevole ciclo di affreschi devozionali eseguiti fra il 1479 al 1529 che adornano il sacro edificio, sono finalmente accessibili ai visitatori.
 
La chiesa è dedicata alla natività della Beata Vergine. Diversi artisti di ambito bresciano che si sono alternati nella decorazione su commissione delle famiglie del luogo che si leggono chiaramente nei vari riquadri che rappresentano i santi della devozione popolare e altri invocati in situazioni di pestilenze.
L’illuminazione perfetta rende giustizia alla bellezza degli affreschi e alla semplicità del luogo sacro.
 
Rientrando a casa con Graziella, ci siamo ritrovati a riparlare della giornata con l'entusiasmo dei bambini che prendono in mano un nuovo gioco per la prima volta e non stanno più nella pelle dalla gioia.
Il giorno successivo, mi reco al Molo pieno di nuovo entusiasmo e con la voglia di creare una nuova scultura. Talmente grande era la concentrazione su ogni movimento delle mie dita che quasi non mi sono accorto di una presenza alle mie spalle.
 
Ad un tratto ho sentito: ...«Bene bene, vedo che quando mi vieni a trovare ti viene prurito alle mani»... Giuseppe Ghidoni in persona... «sono ritornato a far due chiacchere con te, ti ho visto ieri. Ho visto come guardavi i miei lavori.
«Certo tu usi questo materiale morbido, io con la pietra ci mettevo molto di più a far uscire le mie opere. Altri strumenti. Altri tempi. Altre convinzioni. Ma dimmi un po', cosa provi quando modelli una scultura?»
...Come posso spiegare il mio imbarazzo a tutti voi in quel momento, proprio non so...questa cosa ha dell'incredibile anche per me!

Mi faccio coraggio e replico: «Ben trovato maestro Ghidoni»... E lui «Giuseppe, il mio nome è Giuseppe»... «La prima cosa che mi viene da dirti caro Giuseppe è che appena le mie dita toccano la creta mi sento a casa. All'inizio è un materiale freddo.
«Mano a mano che la si modella s'intiepidisce per poi posizionarsi esattamente dove l'emozione la guida. Posso passare anche tutta la giornata in compagnia di questa materia. Ci siamo io e lei e questa inspiegabile voglia di darle forma.
«Ogni singola volta comprendo come la mia vita sarebbe triste se avessi scelto un'altra strada. Avrei chiuso in un cassetto tutte quante queste belle emozioni provate nell'ammirazione per l'arte e nel crearla.»...

E ancora lui: «Ah, come ti capisco Bruno! Io non ho mai pensato di mollare, nemmeno un singolo giorno. Nemmeno quando agli inizi della mia carriera, sembrava che fossi uno...come dire...che "rompeva sassi".
«La passione, è questa che ci guida. La forte passione e l'energia che ne deriva. Bravo! Continua così.»
…E come in un sogno mi ridesto improvvisamente, con le mani sulla scultura che prende forma. Che incontro! Che batticuore!
 
Arte e fede, speranze e aspettative si rincorrono da sempre nella storia e gli uomini ci si rifugiano per sfuggire dalla realtà.



























 Bruno Lucchi 
Via Marconi, 87 - 38056 Levico Terme -  Trento - [email protected]
+39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 - www.brunolucchi.it
https://www.facebook.com/Bruno-Lucchi-1758717671122775/
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