Cartoline di Bruno Lucchi: le falesie di Etretat-Normandia
Francia, Nord Normandia: La stupefacente «Costa d'Alabastro» (Côte d'Albâtre)
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Abitare in Trentino è un grande privilegio:
gli spettacoli che la natura offre in questa regione alleggeriscono l'animo.
Il mio dovrebbe essere uno sguardo assuefatto alla bellezza
eppure, quando mi trovo di fronte all'eleganza di una piccola viola
o all'incessante e imponente perfomance delle cime dolomitiche,
la meraviglia non cessa di investire tutto il mio essere.
Ma - come già ho scritto in altre cartoline -
l'amico Ezio Bosso diceva della Musica: «Non basta mai!».
Così è per la bellezza: «Non basta mai!».
Non ha limite.
È interminabile. Infinita.
Un'ulteriore conferma l'ho avuta
quando mi sono affacciato
al bordo delle maestose Falesie nel Nord della Normandia:
La Cote d'Albâtre è un panorama che ha sedotto, non solo il sottoscritto,
ma molti pittori impressionisti, tra cui Monet.
Il pittore francese le ha raccontate con il suo pennello
decine e decine di volte,
da ogni angolazione
e ad ogni ora del giorno.
Alte e candide scogliere di gesso
a picco su lunghe e strette spiagge di sassi bianchi
in contrasto con il blu del mare e quello del cielo:
Un consiglio? Appena vi è possibile andate a vederle.
Ad accompagnare lo scorrere delle immagini,
- sottofondo poetico -
parole inedite dell'amico Gianni Sicoli.
Bruno Lucchi.
FALESIE di ETRETAT
Siamo.
Architettura eterna alla mercé di vento, sole, pioggia, neve,
del mare tranquillo nella stagione della luce,
del mare in burrasca nella stagione fredda.
Testimoni possenti dello scorrere del tempo.
Perché di fronte ad una tale bellezza il tempo s'inceppa?
Siamo.
Poesia inalterabile, da leggere con sguardo silente;
rime che fanno invidia al più bravo dei poeti
e da sussurrare mestamente alla luna piena.
Linguaggio universale di bellezza da scrutare muti.
Perché di fronte ad una tale bellezza ci si sente sciogliere?
Siamo.
Partitura scritta suonata dal vento del Nord,
pareti sconfinate riempite da un coro di echi,
armonia da ascoltare con gli occhi.
Volontà di dedicare un concerto all'esistenza.
Perché di fronte ad una tale bellezza ci si zittisce?
Siamo.
Monumento di terra calcarea affacciato sul mare
con prospettive godibili di fronte, di profilo, dall'alto,
opera artistica plasmata e levigata con cura dalla natura.
Scultura inimitabile che amplia orizzonti e immaginazione.
Perché di fronte ad una tale bellezza gli occhi sono sazi di sguardi?
Siamo.
Barriera di strati sapientemente sovrapposti,
muro imponente, gigantesco, ma mai altezzoso,
spavalderia millenaria mai esibita, nascosta tra le cavità.
Parete solida che accoglie forma, spazio, colore, materia, luce.
Perché di fronte ad una tale bellezza si sente l'impellente bisogno di respirare?
Bruno Lucchi Via Marconi,87 - 38056 Levico Terme – Trento [email protected] +39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 www.brunolucchi.it https://www.facebook.com/Bruno-Lucchi-1758717671122775/ https://www.instagram.com/lucchibruno/ |