Pubblicati i dati relativi ai dipendenti della Provincia autonoma
Nonostante il maggiore carico di competenze, le retribuzioni sono sotto la media nazionale. Il 30% dei dipendenti non si ammala mai
La Provincia autonoma di Trento ha
dato il via libera alla pubblicazione dei dati relativi al proprio
personale sul portale internet dell'Amministrazione, in
ottemperanza alla legge voluta dal ministro per la Pubblica
Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta.
Desideriamo precisare che non condividiamo la scelta di rendere
note le retribuzioni dei pubblici dipendenti.
Il dirigente ha diritto di non dover spiegare nulla ai propri
vicini di casa, come l'operaio ha diritto alla propria dignità.
Come ci si può immaginare, peraltro, non sarà l'operaio al centro
delle polemiche, ma i dirigenti.
La gente ha l'abitudine di scandalizzarsi per quelli che ritiene
privilegi, ovvero tutto ciò che gli altri riescono a guadagnare in
più, indipendentemente da qualsiasi altra valutazione.
Stanotte la Provincia aveva già pubblicato online i dati delle
retribuzioni dei propri dipendenti, per poi toglierli in attesa di
una conferenza stampa nel corso della quale il dirigente al
personale potesse fornire alcune delucidazioni per "leggere" meglio
i dati.
Per questo un giornale locale aveva già una prima pagina ricca di
commenti.
In provincia di Trento ci sono all'incirca 40.000 pubblici
dipendenti. Di questi, circa 8.000 sono impiegati nella sanità e
nella scuola, mentre 4.700 sono alle dirette dipendenze della
Provincia autonoma di Trento.
Per il momento sono disponibili nel sito della Provincia solo
quelli relativi a questi ultimi.
A pié di pagina pubblichiamo i link tramite i quali accedere ai
dettagli, prima però desideriamo presentare la logica e il
funzionamento del sistema messo a disposizione.
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La legge provinciale sul personale 7 dell'aprile 1997 aveva già
disposto affinché alcuni dati fossero consultabili sul sito della
Provincia, ovvero quelli relativi ai recapiti di ogni dipendente e
alla sua collocazione nell'organigramma provinciale.
Ora completa con questa pubblicazione quel disegno di trasparenza e
di maggiore accessibilità dell'amministrazione pubblica nei
confronti dell'utenza, voluta espressamente dal governo
Berlusconi.
Ciò che emerge è che, a fronte delle maggiori competenze e delle
maggiori prestazioni in capo all'amministrazioni, considerate
pressoché unanimemente di qualità elevata, il trattamento del
personale (e in particolare della dirigenza) è mediamente inferiore
a quello delle altre regioni del Nord Italia, con le quali il
paragone sorge spontaneo.
Non solo, il numero dei dirigenti è inferiore a quello di quasi
tutte le altre Regioni italiane e la percentuale di personale
dirigente sul totale dei dipendenti è la più bassa.
[Questo vale anche per la Provincia autonoma di Bolzano, anche
se il differente impianto amministrativo rende poco coerenti le
cifre da comparare. A seconda di come si vogliano classificare i
«direttori» dell'Alto Adige, o sono troppi o troppo pochi rispetto
alle distinzioni di carriera fatte in Trentino.]
Le nuove tabelle sul personale prevedono, oltre alla suddivisione
per figura professionale o qualifica, una ulteriore suddivisione in
maschi e femmine e l'indicazione della prestazione oraria per tempo
pieno e part-time.
Altri dati disponibili sul portale della
Provincia autonoma di Trento
- la retribuzione lorda annua
comprensiva del salario accessorio di ciascun
dirigente; |
I dati saranno pubblicati con cadenza annuale, sul sito della
Provincia, nella sezione «Punto informativo», sotto la titolazione
«L'organizzazione e il personale della Provincia autonoma di
Trento».
Ecco alcune comparazioni con altre realtà regionali sugli
argomenti più sensibili
Sulle retribuzioni dei dirigenti generali il Trentino,
con una media di 138.000 euro, si trova dietro a Veneto (168.000
euro), Piemonte, Lombardia, e in virtù degli aumenti previsti anche
Toscana ed Emilia Romagna.![]() |
Riguardo al resto del personale
dirigente i dati pubblicati da alcune regioni del Nord vedono in
testa il Piemonte, con un trattamento medio di 99.800 euro circa;
in Trentino lo stipendio medio si attesta sui 92.000 euro. |
Sulle assenze per malattia,
risulta che il 30% dei dipendenti non fa un solo giorno di malattia
all'anno. Un altro 30% ne fa solo tre. Chi supera questi numeri lo
fa per motivi strettamente di salute, con assenza che vanno oltre
la settimana, oppure per motivi legati allo status stesso per cui
sono stati assunti in quanto appartenenti a «categorie
protette». |
Sempre sulle assenze per malattia, confrontando i dati
del Trentino con quelli raccolti a livello nazionale, troviamo la
Provincia autonoma di Trento collocata sotto la media nazionale,
con una media di assenze di poco superiore a 0,60 giorni al
mese. In testa abbiamo la Sicilia, con una media superiore a 1,10 giorni. ![]() |
Nella tabella che segue pubblichiamo i link attraverso i quali si possono leggere i dettagli dei dati inerenti i dipendenti della provincia autonoma di Trento