La campana dei caduti di Rovereto suona per la pace mondiale
In un momento tanto difficile per la pace la Fondazione Opera Campana dei Caduti vuole partecipare con particolare veemenza all'iniziativa voluta dall'ONU
In un momento tanto difficile per la pace internazionale la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto vuole partecipare con particolare evidenza alla Giornata Internazionale della Pace che si celebra ogni anno il 21 settembre su iniziativa dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che la istituì nel 1981.
Rovereto Città della Pace ribadirà il proprio impegno nella costruzione di un mondo senza guerre attraverso una manifestazione organizzata dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, dal Comune di Rovereto e dal Museo Civico di Rovereto con la collaborazione con l'Unione Sportiva Quercia e del Liceo Artistico Depero.
L'iniziativa è stata presentata sul Colle di Miravalle dal Reggente Alberto Robol, insieme a Teresa Raus, Consigliere delegato per l'incarico speciale di istruttoria e rappresentanza del Comune di Rovereto per la promozione di «Rovereto Città Aperta al Mondo», Nello Fava, Responsabile delle iniziative didattiche del Museo Civico, e dall'insegnante Maria Menguzzato.
Ogni anno in occasione della Giornata internazionale della Pace vengono coinvolte le scuole della città.
Quest'anno si è pensato di invitare gli studenti delle quarte classi del Liceo Artistico Depero nella creazione di un logo ad hoc che identifichi le manifestazioni del 21 settembre.
I ragazzi hanno elaborato un progetto che sarà presentato ufficialmente domenica 21 settembre alle ore 19.30 alla Campana dei Caduti.
20 i bozzetti elaborati che saranno messi in mostra a partire dalle 19.30. Quindi seguirà l'accensione delle fiaccole della Pace con i tedofori dell’Unione Sportiva Quercia e la sfilata sul Viale delle Bandiere.
Alle 20.00 spettacolo con le scuole di danza di Rovereto e dintorni, alle 20.30 concerto del Coro Amicizia di Volano.
Per finire alle 21.30 i Cento rintocchi di Maria Dolens.
Durante la celebrazione verrà inoltre inaugurata la Mostra D’arte Contemporanea «Parola Pax», visitabile fino a fine ottobre presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti.
La Fondazione Opera Campana dei Caduti ospita e promuove una mostra d’arte contemporanea realizzata dal gruppo brasiliano «Art&Pax».
Il progetto espositivo «Parola Pax» consiste in installazioni, che utilizzano poetica visiva e parola scritta come espressione artistica.
Il luogo che ha ispirato la creazione di questo percorso artistico è la Campana dei Caduti e la zona Monumentale che la circonda è la location in cui tali opere saranno in esposizione.
I tre elementi che caratterizzano la mostra sono la Campana, il «suono» e la parola.
La Campana, fusa utilizzando degli strumenti di guerra per realizzare un simbolo di Pace, il suono poiché i cento rintocchi devono trasformare il mondo attorno a noi ed infine la parola, come espressione grafica, poiché congiunge persone di diverse parti del mondo concretizzando le speranze di Pace.
Il titolo stesso, è simbolo in questa decisione, l’utilizzo del latino PAX, lingua con un passato di universalità, anziché una lingua moderna che in sé ha un connotato di regionalismo.
Nel progetto sono coinvolti gli artisti Eva Soban, Giuliano Bianchi, Heloisa Ruiz Pereira, Rosa Grizzo, Vera Pamplona e Vera Parente.
Mai come quest'anno l'iniziativa giunge in un momento storico molto delicato.
Le tensioni nel mondo, richiedono a ciascuno di noi un impegno maggiore nel farsi portatori di una cultura di pace.
È con questo spirito che dal 1981 l'Assemblea dell'ONU rivolge l'invito a tutti gli stati membri, alle organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, alle organizzazioni regionali e non governative e a tutti gli individui di commemorare questo giorno in maniera appropriata, sia attraverso l'educazione e la consapevolezza pubblica, sia nella cooperazione con le Nazioni Unite per la pace globale.
Ogni anno il Segretario Generale dell'ONU invia al mondo intero un messaggio per rafforzare gli ideali di pace, sia all'interno che fra tutte le nazioni e popoli.
Quest’anno il tema fondante del discorso del Segretario è stata la necessità del mondo di Pace, «Chiediamo ai combattenti di deporre le armi in modo che tutti possano respirare l’aria di pace, il conflitto armato provoca dolore indicibile alle famiglie, comunità e interi paesi».
Il segretario ha ricordato inoltre perché è nata l’organizzazione l’ONU «Le Nazioni Unite sono fondate sulla premessa di salvare le future generazioni dal flagello della Guerra, molti progressi sono stati fatti, ma molto resta ancora da fare».
Proseguendo con un messaggio a tutta la popolazione, «La Pace è una lunga strada che dobbiamo percorrere insieme».