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In vacanza con i figli – Di Giuseppe Maiolo

Alcune cose da evitare e alcuni suggerimenti da seguire possono far sì che la vacanza sia davvero una vacanza per tutta la famiglia

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Il tempo della vacanza è il tempo in cui cambiano i ritmi quotidiani e andare in vacanza con i figli richiede programmazione e preparazione.
Non è infrequente il fatto che durante le ferie aumentino i conflitti in famiglia e alla fine quella vacanza sognata e agognata si trasformi in un inferno!
Questo accade perché le vacanze ci costringono a stare insieme «forzatamente» e per un tempo diverso.
Non siamo più abituati a condividere giornate intere, a occupare lo stesso spazio alle volte limitato come può essere quello di una unica stanza d’albergo o un appartamento di vacanza o, ancor peggio del camper o della roulotte.
 
Così, prima di partire per le vacanze con i propri figli, è meglio accordarsi e confrontarsi con le aspettative di ognuno e prepararsi a stare insieme e a comunicare in modo diverso.
Grandi o piccoli che siano i figli, sarebbe bene programmare il tempo e le possibili escursioni, le cose che si potrebbero insieme e quelle che interessano solo ad alcuni membri della famiglia.
Inutile, anzi controproducente, imporre a tutti le stesse cose. I figli grandicelli o gli adolescenti solitamente vorranno per loro più libertà e più tempo per stare con i loro coetanei. Vale sempre la pena “negoziare” prima con loro le regole e stabilire insieme i limiti.
Con i più piccoli, che hanno un’autonomia ridotta, potrebbe essere più facile coinvolgerli nelle cose che fanno mamma e papà, ma è altrettanto importante che i genitori diano loro anche lo spazio per divertirsi e giocare con i loro amichetti pur facendo rispettare quelle poche regole che comunque vanno precisate sempre: gli orari del pranzo, il momento del riposo, il rientro a casa, il tempo del bagno in acqua, il rispetto dell’ambiente e degli spazi degli altri ecc.
 
Forse una riflessione va fatta anche rispetto alle regole di convivenza.
La vacanza è un tempo di riposo per tutti, quindi anche dei genitori e non è assolutamente fuori luogo richiedere ai figli di collaborare, più ancora che a casa, alla gestione della vita comune coinvolgendoli in piccole cose quotidiane come il riordino degli spazi o la preparazione del pranzo.
Importante è anche far capire che in questo periodo si può accettare un pranzo frugale perché anche la mamma ha bisogno di riposo.
 
Ma il tempo della vacanza è prezioso anche per fare delle cose insieme e soprattutto parlare e comunicare con meno frettolosità.
I bambini piccoli provano un grande piacere nel vedere che per loro vi è più attenzione e partecipazione ai loro interessi. Difficilmente amano stare per conto loro a giocare con la sabbia.
Allora, volte basta poco. Pochissimo. Un piccolo gioco, una passeggiata sulla riva del mare per raccogliere conchiglie o finalmente qualche storia fantastica da raccontare con calma e loro sono contenti.
In fondo non sono le grandi cose che ci fanno divertire.
Così come spesso non sono le vacanze piene di cose da vedere o da fare che servono a noi e ai nostri figli, quanto un po’ di sano ozio dopo tante giornate frenetiche di attività.

Giuseppe Maiolo
[email protected]
Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista, docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.

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