Miss Italia e i soliti commenti delle benpensanti arrivate ai vertici
L'ineffabile sintonia di Laura Boldrini con Anna Maria Tarantola: «Rai, scelta moderna e civile quella di non trasmettere in tv Miss Italia»
Francamente in questo Paese ci sono problemi ben più grossi, ma così come non può passare inosservato il senatore che offende una ministro perché di colore, non possiamo lasciar correre la battuta della presidente della Camera che se la prende con le selezioni di Miss Italia.
Come si sa, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola Rai ha detto no alle finali di Miss Italia, ritenendo umiliante che le ragazze italiane debbano andare in tv sfilando con un numero: «Hanno altri talenti».
La presidente della Camera Laura Boldrini ha approvato in pieno la decisione di Tarantola definendo «scelta moderna e civile quella di non trasmettere in tv Miss Italia».
Francamente ci ha un po’ infastidito l’idea che delle donne arrivate ai vertici di importantissime istituzioni del Paese si siano prese la libertà di esprimersi nei confronti di ragazzine di 18-20 anni che tentano la fortuna grazie alla loro avvenenza, alla loro cultura e alla loro capacità di sapersi proporre.
Miss Italia non ha mai fatto male a nessuno, anzi, se molte ragazze hanno fatto fortuna proprio grazie al concorso nazionale, coloro che non ce l’hanno fatta hanno comunque maturato un’esperienza che le ha fatte crescere proprio agli inizi della vita adulta.
Grazie a Miss Italia, scoprono di «avere altri talenti» prima di tante altre.
È da quando esiste il mondo che le donne amano farsi belle e che gli uomini le ammirano per le loro doti estetiche.
Istruire un concorso che cavalchi queste portanti naturali, con i filtri della solidità morale e dell’autentica professionalità, ci pare un modo più che legittimo e assolutamente dignitoso per fare un esame di ammissione alla vita.
Sì, si tratta di un mondo di sogni, ma perché spegnerli prima dell’alba?
Le donne hanno meno chance degli uomini? E allora perché togliamo anche quella offerta da Miss Italia?