Qualche consiglio per acquistare un'auto usata

Scegliere un’auto usata senza poi avere brutte sorprese non è per nulla facile, anzi... Di Antonio Peca

In Italia il mercato delle auto usate è molto più florido di quelle delle auto nuove e proprio per questo i concessionari sono pieni di auto usate di qualsiesi tipo, piccole city car, utilitarie per finire alle grosse berline e alle sportive anche di grossa cilindrata.

Ma come si sceglie una macchina usata senza brutte sorprese?
Non esiste un metodo empirico per poter capire se l’auto che stiamo scegliendo è in buone condizioni o meno, ma ci sono alcuni particolari che se osservati con accuratezza ci possono far capire il passato della vettura e se il venditore ci vuol vendere un prodotto che si rivelerà non proprio come lui ci vuol far credere.
 
Innanzi tutto qualunque macchina vogliate comprare informatevi sulle riviste specialistiche del valore medio di quel modello: se un determinato modello di un certo anno vale mediamente ad esempio 10.000 euro e vi viene proposto a una cifra molto inferiore deve essere un primo campanello d’allarme che c’è qualcosa sotto.
Un altro modo di valutare una macchina sono i chilometri percorsi, cosa a cui tutti i venditore si attaccano per guadagnare qualche euro in più.
 
Proprio i chilometri sono la fonte di un numero incredibile di vere e proprie truffe, ricordo infatti che per la legge italiana è reato manomettere il contachilometri di un’auto.
E’ cosa abbastanza diffusa scalare i chilometri originali della macchina di qualche decina di migliaia proprio per alzare il valore di quella macchina.
 
Ma a questo c’è un rimedio: le moderne auto registrano i chilometri percorsi in due memorie della centralina totalmente diverse, una è quella che ci permette di vedere i chilometri sul nostro display e che è  modificabile tramite i computer che tutti i concessionari hanno, l’ altra è una memoria ROM (memoria di sola lettura) che immagazzina i dati da cui però possiamo solo leggere senza poter modificare nulla e inoltre per poter consultare i dati di questa memoria bisogna portare la macchina in un concessionario della rete ufficiale della casa costruttrice della macchina in quanto sono gli unici a poter entrare in questa memoria e verificare la reale percorrenza chilometrica della macchina, ma... purtroppo c’è un ma, è un operazione che può costare parecchi euro a seconda di ogni casa madre, quindi consiglio di fare questa operazione solo quando decisi all’acquisto di quella determinata auto.
Altro aspetto da non trascurare è la manutenzione che è stata fatta, una macchina regolarmente tagliandata in un’officina autorizzata che rilascia regolare fattura ed annesso timbro sul libretto di manutenzione con i chilometri e la data della manutenzione è da preferire ad una dove non abbiamo nessuna notizia delle precedenti manutenzioni.
 
Passando ad analizzare materialmente la vettura, bisogna guardare innanzitutto l’ interno, un eccessiva usura dei pedali della frizione del freno e dell’acceleratore vuol dire che la macchina è stata usata molto o in maniera sportiva.
Un’altro indicatore dello stato dell’auto sono i dischi dei freni, che non devono presentare ne rigature evidenti ne devono essere di un colore leggermente blu, evidente segno di surriscaldamento.
 
Nel controllare la carrozzeria fate attenzione che non ci siano differenze di colore tra le varie parti, aprite cofano motore, tutti gli sportelli e il baule e controllate dall’interno che il colore sia uniforme, nel caso la macchina fosse incidentata si vedrebbero differenze nel colore.
Controllate il motore per verificare eventuali perdite di olio o carburante, guardate sotto la macchina e verificate integrità di cuffie e braccetti.
 
Come ultima cosa fate un confronto tra lo stato generale dell’auto e i chilometri che ha, se l’auto risulta visibilmente usurata ma sul contachilometri c’è un numero troppo basso scartate l’auto subito.
Con questa piccola guida spero di esservi stato utile.
 
Cari lettori, se avete qualche esperienza con auto, moto, concessionari o per qualunque altra cosa e volete condividerla non esitate a contattarmi.
 
Antonio Peca
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