Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli – Di M. Consoli
Affollatissima inaugurazione della bipersonale a Palazzo Salvadori (fino al 28)
Inaugurazione affollatissima della bipersonale di Jacopo Dimastrogiovanni e Christian Fogarolli.
Fa veramente piacere vedere così tanta gente ad un vernissage.
Il seminario, durato un mese e promosso da Il Funambolo, ha visto concretizzarsi il percorso didattico in una mostra che è risultata ben curata da Chiara Ianeselli e Isabella Merler.
Le due curatrici hanno imparato a conoscere i due pittori e compreso meglio il loro lavoro ed hanno tracciato un percorso comune che è stato successivamente sviluppato anche mediante opere realizzate appositamente per la mostra.
Il tema scelto è: «l'individuo».
Due percorsi che trovano comunanza nella ricerca di scendere ad un livello più' profondo del semplice aspetto figurativo.
Jacopo Dimastrogiovanni espone quadri realizzati in diversi anni.
Si parte con un volto di donna ricoperto da una sorta di velo.
L’obiettivo è quello di andare in profondità non avvicinandosi ma allontanandosi coprendo la figura di livelli pittorici; allontanarsi dalla definizione di linee e contorni lascia lo spazio alla ricerca di altri livelli emotivi.
Tale ricerca diventa più interessante ed acquisisce grande forza espressiva nei quadri successivi fra i quali segnalo i volti seriali dove luci, ombre, sovrapposizioni di colore arricchiscono di personalità il ritratto.
Jacopo ha potenzialità di sviluppo che si percepisce in uno dei quadri più riusciti: il polittico.
Un percorso contemporaneo che colpisce il visitatore.
Christian Fogarolli propone ritratti classici ricoperti di pennnellate materiche con l’effetto di colature.
La visione a distanza richiama i quadri di Mimmo Rotella, il pittore «strappamanifesti».
A differenza di Rotella, le figure di Fogarolli sono classiche e lo «strappo» avviene con il colore materico.
Il percorso di Fogarolli non osa andare oltre schemi pittorici «sicuri» come le scelte cromatiche e le figure classiche.
Solo il quadro posto nella galleria di fondo si stacca dagli schemi, alla ricerca di percorsi più originali.
Buona la tecnica pittorica.
Le curatrici hanno ringraziato la famiglia Rodoani che ha messo a disposizione gli spazi.
La mostra rimane aperta fino al 28 gennaio tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Marco Consoli
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