Il mese di maggio del nostro calendario si chiama… Julia
Celebriamo così il ritorno a casa dei nostri militari dall'Afghanistan Vi abbiamo lasciato una scuola, un acquedotto e… sette ragazzi
Il Secondo Reggimento del Genio Guastatori era partito da Trento lo
scorso mese di ottobre per trasferirsi con la Brigata Julia, cui fa
parte, nel teatro operativo della provincia di Herat in
Afghanistan.
Insieme con il 2° Genio di stanza a Trento c'erano i reggimenti
alpini del 5° (Vipiteno) del 7° (Belluno), l'8° (Cividale), il 3°
Artiglieria da montagna (Tolmezzo) e infine il battaglione San
Marco dei Lagunari della Serenissima, aggregati come fucilieri, per
un totale di 3.500 uomini.
Dopo sei mesi di duro lavoro, sono tornati a casa. A Udine ,sede
del comando della Brigata alpina Julia.
Noi siamo andati ad assistere al ritorno trionfare per chiudere
così la nostra esperienza di corrispondenti di guerra. Dedichiamo
il nostro calendario del mese di maggio a loro, proprio come
abbiamo fatto in novembre per descrivere la loro generosa operosità
e i loro sacrifici in quel posto maledetto.
L'accoglienza è stata davvero grandiosa, perché Udine non ha più
dimenticato che cosa hanno fatto gli alpini nel lontano 1976,
quando il terremoto del Friuli uccise più di mille persone e mise
in ginocchio l'intera regione. Se vennero salvate centinaia di
persone dalla macerie, se vennero sfamati e accuditi i superstiti,
se vennero ricostruite intere cittadine distrutte dal sisma, se
vennero ripristinate strade e ferrovie, tutto questo avvenne grazie
all'intervento immediato degli alpini che non attesero neanche un
attimo prima di soccorrere la popolazione.
Alla sfilata degli alpini hanno preso la parola, oltre ai vertici
militari, anche il sindaco di Udine e il presidente della regione
Friuli Venezia Giulia, non solo per felicitarsi del loro ritorno,
ma soprattutto perché hanno portato in quel lontano Paese che si
chiama Afghanistan parte della generosità furlana.
Ormai il nostro esercito è certamente all'altezza delle grandi
potenze occidentali, ma con quel vantaggio in più che è
rappresentato dall'essere italiani.
Alla grande capacità organizzativa e tecnologica di cui disponiamo
oggi, non abbiamo mai sacrificato la nostra umanità, il nostro
senso di appartenenza, il nostro senso di civiltà.
La Provincia autonoma di Trento, nel suo piccolo, ha collaborato
affinché anche i nostri ragazzi del Secondo Genio potessero dare un
segno tangibile di solidarietà umana.
Abbiamo ricostruito una scuola femminile distrutta dai Talebani
(che non volevano che le donne studiassero), ma soprattutto
costruito un acquedotto sufficiente ai bisogni di 8.000 persone (e
in questo hanno trovato tutti d'accordo…).
Il capitano Salvatore Toscano, che ha seguito personalmente questi
lavori, ci ha informati che il governatore di Farah ha scritto di
proprio pugno una lettera in sari (e in inglese) per
ringraziare non solo la Provincia autonoma di Trento, ma anche «la
popolazione trentina», perché ha fatto una donazione al di fuori
della missione ISAF, cioè «senza secondi fini, senza nulla chiedere
in cambio».
Il generale Marcello Bellacicco, comandante della Julia, ha
salutato i ragazzi e li ha ringraziati per l'impegno e la
professionalità dimostrati, che hanno fatto della sua brigata una
unità in grado di operare in qualsiasi condizione e in ogni posto
del mondo.
Una missione coronata da successo, costata però un prezzo
altissimo. Sono sette gli uomini che hanno perso la vita in missine
e molti quelli che sono rimasti feriti, anche seriamente.
Nella tradizione degli alpini, il generale comandante ha fatto
l'appello di coloro «che sono andati avanti» e i commilitoni
schierati sull'attenti hanno gridato «Presente!»
Un momento in cui pochi hanno saputo trattenere le lacrime.
Nel servizio che segue, troviamo tulle le intervista citate e le
foto dei momenti più belli e commoventi di quello che abbiamo
chiamato «ritorno trionfale della Julia».
Arrivederci all'accoglienza che verrà riservata a Trento al 2°
Reggimento genio guastatori.
Sopra: Filmato parata ufficiale a Udine - Prima
parte
Sopra: Filmato parata ufficiale a Udine - Seconda
parte
Sopra: Filmato parata ufficiale a Udine - Terza
parte
Il discorso del generale comandante e l'attello dei suoi
soldati che sono andati avanti