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Ha cessato di vivere Franco Frattini. Aveva solo 65 anni

È stato deputato con FI e PdL. È stato ministro degli Esteri in due governi Berlusconi e Commissario Europeo. Ultimamente era presidente del Consiglio di Stato

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Franco Frattini era nato a Roma il 14 marzo 1957.
Ha frequentato il liceo classico "Giulio Cesare" di Roma e si è laureato alla facoltà di giurisprudenza nel 1979 presso l'Università "La Sapienza".
Dal 1984 è stato avvocato dello Stato, quindi magistrato del TAR Piemonte.
Nel 1986 diviene consigliere di Stato e viene nominato consigliere giuridico del Ministero del Tesoro.
Nel 1990 e 1991 ha lavorato come consigliere giuridico del vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli nel sesto governo Andreotti.

Nel 1994 è nominato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri durante il primo governo Berlusconi.
Con la fine del primo governo Berlusconi e la nascita del successivo governo Dini nel gennaio 1995, viene nominato ministro per la funzione pubblica e per gli affari regionali e lo resta fino al marzo 1996.
Nel 1996 si candida alle elezioni politiche con il Polo per le Libertà, nella lista di Forza Italia. Viene eletto al collegio di Bolzano-Laives.
 
Dal 1996 al 2001 è presidente del comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti, eletto con voto unanime di maggioranza e opposizione.
Dal novembre 1997 all'agosto 2000 è stato consigliere comunale a Roma.
Nel 2001 si è candidato alla Camera, sia nel collegio uninominale di Bolzano, sostenuto dalla Casa delle Libertà e ottenendo anche l'appoggio di formazioni di destra estrema, dove ottenne il 42,0% dei voti e quindi sconfitto dal rappresentante dell'Ulivo Gianclaudio Bressa, sia nel collegio proporzionale del Veneto 2, dove venne eletto, restando deputato dal maggio 2001 al novembre 2004, quando si dimette per incompatibilità.
 
Dal 2001 prende parte al governo Berlusconi II in qualità di ministro per la funzione pubblica prima e ministro degli Esteri poi.
Durante la sua tenuta ministeriale, l'Italia appoggia l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti guidati da George W. Bush, definendolo «intervento legittimo», pur in mancanza di mandato ONU.
L'Italia non prese parte militarmente all'invasione dell'Iraq, ma fornì appoggio politico e logistico all'operazione.
In seguito però ha autorizzato l'invio di un contingente militare e di polizia durante l'occupazione militare statunitense dell'Iraq, in quello da lui definito un «intervento di emergenza umanitaria».
 

 
Un contingente italiano di circa 3.200 uomini venne inviato in Iraq poco tempo dopo la fine ufficiale delle operazioni militari su larga scala.
Il 15 luglio 2003 incominciò la missione italiana denominata «Antica Babilonia» alle dipendenze delle forze britanniche nel sud del Paese nella regione di Dhi Qar.
L'invio dei militari fu deciso dal voto unanime della maggioranza di governo di Silvio Berlusconi, cui si unirono i parlamentari dell'UDEUR, in contrasto col resto del centrosinistra.
L'Esercito e i Carabinieri i militari italiani furono schierati nel sud sciita con sede nella città di N??iriyya, dove, il 12 novembre 2003, i soldati italiani furono oggetto di un attacco suicida a Nassiriya, nel quale 19 dei 23 morti furono italiani, militari e civili.
 
Nell'autunno 2004 deve lasciare l'incarico alla Farnesina, che passa a Gianfranco Fini a seguito di un rimpasto di governo dovuto alla crisi di maggioranza del 2004 e al varo dell'esecutivo Berlusconi III.
La partecipazione italiana all'occupazione post-bellica dell'Iraq rimase impopolare presso l'opinione pubblica italiana.
All'inizio del 2006 il Governo Berlusconi III annuncia l'intenzione di ritirare dall'Iraq il contingente italiano entro il mese di novembre, calendario sostanzialmente rispettato dal successivo Governo Prodi II.
 
Nel novembre 2004 subentra a Rocco Buttiglione come candidato Commissario europeo per l'Italia alla Commissione Barroso I. La candidatura di Buttiglione era stata bocciata dal Parlamento Europeo.
La nomina a Commissario europeo per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza sollevò le perplessità dalla liberaldemocratica britannica Sarah Ludford, dovute ad accuse di appartenenza alla massoneria, sollevate da Buttiglione stesso verso Frattini e da questi smentite.
Oltre alla delega alla giustizia e sicurezza, è designato anche come uno dei cinque vicepresidenti della Commissione europea.
 
Alle politiche del 2008 è stato candidato del Popolo della Libertà nel collegio del Friuli-Venezia Giulia ed eletto alla Camera dei deputati.
Dal 2008 al 2011 è tornato Ministro degli affari esteri nel Governo Berlusconi IV, come già tra 2002 e 2004.
Dal settembre 2009 è presidente di sezione del Consiglio di Stato, e nel 2012 è assegnato come presidente alla Sezione consultiva per gli Atti normativi.
Il 21 aprile 2021 viene nominato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato.
Il 14 gennaio 2022 il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa lo elegge all'unanimità Presidente del Consiglio di Stato al posto di Filippo Patroni Griffi, precedentemente eletto giudice della Corte costituzionale; entra in carica il 29 gennaio successivo.
Muore il 24 dicembre 2022 all'età di 65 anni al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da qualche tempo.

Si ringrazia Wikipedia per le notizie e le foto.


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