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Modi de dir 'n trentìm/ 18 – Di Cornelio Galas

18ª puntata dei modi di dire e frasi fatte della tradizione dialettica trentina

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CON LA BOSÌA TE VAI A DORMIR GENERAL E TE DESMÌSI CAPORAL – Le bugie hanno le gambe corte.

EL CUL DIS MAL DE LA MERDA – Il colpevole prende le distanze dalla sua colpa.

MAL NO FAR, PAURA NO GAVÉR – Non far del male e non avrai paura, rimorsi, conseguenze negative.

A CHI NO LA SCOTA NO LA BRUSA – Invito alla prudenza: se non ci si avvicina al fuoco è difficile riportare ustioni. Anche in senso metaforico: delusioni, accidenti …
 
LA ROSSA: EN DO’ LA PISSA LA BRUSA, E DO’ LA CAGA LA FA NA BUSA – Maldicenze di genere.
 
ROSSA DE PÉL, EN DIÀOL PER CAVÉL – Come sopra. Ma anche Modugno ce l’aveva con i capelli delle donne: «La donna riccia non la voglio no».
 
LE BONE PAROLE NO LE LIGA I DENTI – Se hai qualcosa di buono da dire di certo nessuno ti zittisce.

EL TEMP FA MATADE, LE MATADE FA MISERIA, LA MISERIA FA GIUDIZI, ’L GIUDIZI DA FAR ROBA, LA ROBA FA BON TEMP E ’L BON TEMP FA FAR MATADE – Una spirale, una catena ineluttabile, con epilogo che riporta al punto di partenza…
 
QUANDO LE SCOMINZIA, LE CÓRE DRIO TUTE – Quando i guai arrivano di solito sono sempre accompagnati da altri guai, magari contemporaneamente.

EL DIAOL EL CAGA SEMPER SUL MUCIO PU GROS – In italiano: piove sempre sul bagnato.
 
CO’ PISSA UN, PISSA TUTI – Questo è il più classico eseempio dello spirito di emulazione.
 
ROBA PER FÒRZA NO LA VAL NA SCÒRZA – Non c’è valore nei lavori fatti controvoglia.
 
SE TE VEDI FUM, O CHE L’È FÒCH O CHE L’E’ UN CHE HA CAGÀ DA PÒCH – Nella tradizione popolare sembra non ci siano alternative…
 
NA PISADA SENZA ’N PÉT L’È COME ’L VIOLIN SENZA L’ARCHÉT – Diciamo che non sempre c’è l’abbinamento delle funzioni… Sta a significare che ogni azione ne ha una uguale e contraria.
 
NO SE SA DE CHE MORT SE MÒRE – Difficile conoscere il proprio destino. Per esteso, il futuro non è nelle nostre mani.
 
PÈI CALDI, TESTA FRÉDA, PANZA LIZÉRA – Tre regole per star bene.
 
NO GH’È ERBA CHE VARDA ’N SÙ CHE NO GABIA LA SO VIRTÙ – Ogni erba ha le sue proprietà diciamo più o meno benefiche. Per esteso: tutto ha un senso.
 
QUANDO LA MERDA LA MONTA EN SCAGN LA FA SPUZA E LA FA DAN – Quando un incapace arriva al potere fa danni e… si sente. E si vede: basta leggere i giornali.

PU ’N ALT CHE SE VA, PU ’L CUL SE MOSTRA – Più si va su nella scala gerarchica della società e più si è esposti all’analisi dei propri difetti. Insomma, ci si mette a rischio.
 
NA VÒLTA PER UN, LA CIAVE DEL VÒLT – Invito all’alternanza nelle amministrazioni pubbliche ma anche nelle società che gestiscono… le cantine.
 
PONTÈRA – Nulla a che fare con i ponti. Bisogna però salire, andare in su. Dai che dopo quéla curva de sora se ariva al rifugio. Po’, se sa, a nar en zo ogni sant aiuta.
 
TE ME RÓBI EL PAN DALA BOCA – Accusa di egoismo. Di sfruttamento. Di ingiustificabile e anomala divisione dei beni.
 
TUTI BONI DE FAR CASCAR UN CHE CAGA – Vinci facile. Laddove basta una leggera pressione per mettere a terra e in evidente imbarazzo chi in quel momento è in altre azioni occupato. Da tergo…
 
GRAZIE MA MI NO FUMO – Vecchia battuta, al buio, riferita a chi, impegnato in rapporti sessuali a pagamento, non ha il classico physique du rôle.
 
TUT CHÌ? – Tutto qui? Umiliazione post regalo o quando si tratta di ricevere concreti compensi per qualcosa che si è dato o fatto a vantaggio del prossimo. Per esteso: quando la montagna partorisce il topolino.
 
NO DIGO GNÈNT – Astensione. Sospensione del giudizio. Può seguire: «Vara, sol perché te sei ti t’el digo… però che la resta chi, valà». Per esteso: «Non h o parole».
 
OCIO CHE ‘L SCÒTA – Avviso ai commensali dopo l’uscita dal forno di vivande roventi. Consigli: «Sófieghe sora prima de butar zó».
 
G’HÒ ZENT, TE CIAMO DOPO – Replica mai intercettata: «La podéva envidarne anca noi… Ah ma stavolta me la ligo al dé». Per esteso: «En parlerém!». Per iperbole: «No ne sentirém pù.!»
 
SE PARLA – Gossip su possibili fidanzamenti in paese. I dis...
 
GH’È SCAMPÀ LA SPÓSA – Situazione che precede separazioni, divorzi, rancori. Resta sempre da indagare il perché dell’improvvisa fuga.
 
PITÒST MAGNO NA MERDA – Drastico giudizio su qualcosa di negativo che preferisce l’alternativa coprofaga.
 
DAI CHE RESTÉN AMIZI – Eufemismo per dire: «Vai via dalla mia vita, dal mio cuore, dal mio letto… Ne sén capidi dai.»
 
LASSA EMPIZÀ – Richiesta di chi, in caso contrario, si troverebbe al buio o con macchinari spenti o con la televisione da riaccendere. Al contrario: «Smòrza zò tut prima de nàr via, me racomando…».
 
ME DIGO CHE… – Non è un verbo riflessivo, né l’incipit di una seduta per favorire l’autostima. Si usa di solito per introdurre la descrizione di qualcosa di straordinario. «Ah, me dìgo che quela trota la sarà stàda longa en metro…» – «Me digo che se te l’avéssi vista te saréssi nà en dréo schèna… ’na roba…» – In due parole, «Secondo me».

'SA DISET? – Che ne pensi?

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