Un libro per l’estate: «Il fiume della colpa» di Wilkie Collins
Un viaggio irresistibile che aggancia subito il lettore, che non riesce più a fermarsi…
Titolo: Il fiume della colpa
Autore: Wilkie Collins
Editore: Fazi 2018
Genere: Giallo di narrativa straniera
Pagine: 184, rilegato
Prezzo di copertina: € 17,50
Dopo anni di forzata lontananza, in seguito alla morte del padre, Gerard Roylake fa ritorno alla residenza di famiglia per prendere possesso della casa e delle terre ereditate. Quella che ritrova è una contea avvolta da un groviglio di misteri.
L’incontro con Cristel Toller, la bellissima figlia del mugnaio, ridesta in Gerard ricordi sopiti dal tempo dell’infanzia e fa sorgere in lui una passione fatale, ma lo porta anche a imbattersi in un uomo misterioso e affascinante: tutti lo conoscono come «l’inquilino», un individuo sinistro che la sordità e l’isolamento dal mondo hanno reso insofferente nei confronti di quanti lo circondano.
Questi, infatuato di Cristel, finirà inevitabilmente per vedere in Gerard un pericoloso rivale in amore.
Un orribile delitto sta per avere luogo, oppure i timori dei protagonisti - e del lettore - sono infondati?
E qual è il motivo della strana attrazione che, in segreto, sembra spingere Cristel tra le braccia dell’inquilino?
Wilkie Collins è un maestro nel disseminare la strada di false tracce e, come sempre, tocca al lettore decidere chi amare e chi odiare in attesa della soluzione finale.
Come nella migliore tradizione dei suoi romanzi, anche qui, «sulle rive del peggior torrente d’Inghilterra», sono presenti, in un intreccio magistrale, gli elementi d’avventura, mistero e suspense che lo hanno reso celebre.