Il libro della settimana: «Venetian Belle Epoque»

Venetian Belle Epoque (Un'erotica storia d'amore di fine Ottocento) Autore: Guido de Mozzi Editore: LG Editrice, 2009 I commenti raccolti alla presentazione

Il contenuto

Non si può raccontare il contenuto di Venetian Belle Epoque, perché sarebbe come svelare chi è l'assassino in un romanzo giallo. Tuttavia si può rivelare il fatto che ha ispirato l'autore, accaduto un secolo fa, così come gli era stato raccontato da sua madre.

In una famiglia aristocratica della pianura trevigiana era risultato che il signor conte fosse sterile, cioè non poteva avere eredi. Allora la famiglia decise pragmaticamente di convocare un altro nobile, noto per la sua capacità amatoria, a svolgere la sua delicata funzione.
Questi accettò l'incarico e consentì così che la dinastia continuasse a vivere nel tempo.

L'autore non può dire di più, senza tradire il raccordo la fantasia e la realtà.
Però può aggiungere che Villa Giauna (nella foto di copertina) ha avuto un ruolo di primo piano nella vicenda, e chi vorrà andare a visitarla potrà farsi raccontare come erano andate realmente le cose.

I commenti

Vittoria Haziel, collaboratrice della prestigiosa rivista Vanity Fair, è scrittrice per la «Sperling & Kupfer» e autrice tra l'altro di «E dio negò la donna» (la «d» rigorosamente minuscola):
...
Io, eretica, apostata, ribelle, ma… inguaribile romantica!
Alla fine ho pianto di commozione, sola, nel mio giardino, al sole.
E questo grazie a te, che hai saputo mandare avanti una bella storia, tanto antica quanto moderna.
«Venetian Belle Epoque» è ricca di erotismo e amore, ma soprattutto di umanità.
Da femmina e donna ti sono davvero grata.
Ora conosco un altro Guido de Mozzi.
Un libro è la finestra che spalanca il nostro animo a chi non passa distratto, senza guardare a fondo.
Vittoria.
...

Caterina Dominici, autrice di preziosi saggi di letteratura e filosofia:
(Estratto di quanto commentato alla presentazione ufficiale del romanzo)
...
Uno straordinario inquadramento storico, che accompagna il lettore per tutta la vicenda che si svolge nella seconda metà dell'Ottocento.
Una descrizione viva ed emozionante della vita della nostra aristocrazia.
Una prima parte che potrebbe essere troppo erotica se non ci fosse la seconda così profondamente romantica: la prima, da sola, avrebbe potuto essere inquietante, la seconda, senza la prima, sarebbe stata inutile.
Tra le due fasi, un raccordo decisamente scritto in modo da coinvolgere e accompagnare il lettore dalla passione all'innamoramento e all'amore, come se lo vivesse in prima persona.
...

Sonia Leonardi, presentatrice televisiva, top model e manager di modelle, responsabile di Miss Italia per il Trentino Alto Adige:

Oggi ho letto il tuo romanzo, Belle Epoque.
Mi hai fatto emozionare, tanto!!! Davvero molto intenso.
Lo rileggerò. Grazie per avermelo fatto leggere!
;-) Il mio umile parere?
Grazie!
Sonia.
...

Sandra Frizzera, forse la più famosa scrittrice trentina:

Caro collega,
quanto sono belle le ville venete e quanto, allora, emancipate, disponibili le donne, sia nobili, sia contadine, al punto di dover pensare che colei che non lo era fosse da ritenere o troppo superba,o indesiderata.
Questo sia in Veneto che in Lombardia, vedi i Promessi Sposi per cui, in tempi ancora più lontani, il signorotto non riesce a ottenere Lucia neppure con l'apporto molto convincente dei bravi, e in Inghilterra «Come era verde la mia valle» un bambino osserva attonito la nonna che si leva ben sette gonne sovrapposte per apparire con dei lunghi mutandoni: un problema raggiungerla!
Mentre nel «Gattopardo» il principe Salina, padre di quattro-cinque figli ammetterà di non aver mai visto l'ombelico della moglie... Ben altro in Veneto!

Questo è un romanzo che ogni giovane coppia dovrebbe leggere per apprendere molte cose, non solo le varie «posizioni», ma anche che a una donna non si deve mai usare violenza, che su ogni rapporto deve prevalere l'amore, il rispetto e... il reciproco piacere.
Quella straordinaria goccia di rugiada: fantastico!
Dubito però che questi nostri giovani, tutt'altro che sensibili, riuscirebbero a intravederla…

Con cordialità e stima, Sandra.

Alessandro Bassetti, titolare della Casa editrice ErreKappa, il cui lavoro più intenso è stato «Mettiti in proprio… senza soldi»:

Scritto emozionante, con colpi di scena che mi hanno fatto sobbalzare il cuore e coinvolto in un leggero vortice di sublime umanità.
Mi complimento con te.
Alessandro.

L'autore

Guido de Mozzi opera nel mondo della comunicazione dal lontano 1970. È pubblicitario dal 1971, giornalista dal 1975, fotografo dal 1976, scrittore dal 1990. Fondatore e direttore del quotidiano on-line L'Adigetto.it dal gennaio 2006.
Figlio dello scomparso studioso e scrittore trentino Gino de Mozzi, che è stato autore di saggi sugli aspetti storici e culturali più caratteristici della nostra gente, e di Antonia Giauna Bernardo, contessa nata e cresciuta da signorina nella omonima villa vicino ad Asolo (TV), dove anche l'autore ha vissuto gli anni più felici della sua gioventù, Guido de Mozzi ha voluto con questo romanzo riportare alla luce un fatto realmente accaduto nella sua famiglia un secolo prima, tramandato di generazione in generazione.
Due cose di quel racconto lo avevano intrigato: che sua madre, donna di fede incrollabile e puntualmente osservante, avesse voluto raccontare ai suoi figli una storia così erotica e trasgressiva quanto legale in quanto pragmatica, e che l'avesse raccontata con l'orgoglio di Femmina e Donna. Più veneta che trentina…
La descrizione della vita privata e della società dell'aristocrazia veneta è riportata così come lo stesso Guido de Mozzi l'aveva vissuta da ragazzo.
Adesso le cose sono cambiate, dice l'autore.
Ma, come ha scritto di lui Vittoria Haziel, con «Venetian Belle Epoque» Guido de Mozzi ha riportato alla lettura una storia «tanto antica quanto moderna». Forse è colpa del suo linguaggio, che è attuale e non quello del XIX Secolo, ma l'effetto è che il lettore crederà di vivere personalmente in prima persona i fatti che gli vengono proposti in questa «erotica storia d'amore».