Il libro storico della settimana – Le Alpi di Annibale
Titolo: Le Alpi e Annibale - Diari di viaggio 1950-1984 Autore: Annibale Bonicelli Editore: Nordpress Edizioni 2009 Collana: Campo base Pagine: 128, illustrate
IL
CONTENUTO
Questo volume nasce come sintesi di una vita alpinistica che
l'autore ha raccontato in oltre mille pagine di diario e 3500
fotografie e che è stata curata in questa versione dal figlio
Michele.
Le testimonianze spaziano dal 1950 al 1984 ed esprimono in modo
emblematico la parabola alpinistica di un arrampicatore
profondamente innamorato della montagna, ma anche della sua gente e
della cultura che ogni spedizione, specialmente le più remote,
consentiva di accrescere grazie alle civiltà incontrate.
Dall'opera: «Il cielo trascolora verso oriente, il vento continua a
sibilare gelido, i ramponi fanno cric crac sul ghiaccio vivo, tutti
soffi ano come mantici. Adesso si incomincia a salire fra i
seracchi, in un labirinto dantesco di muraglie e di torri
frastagliate orribilmente incombenti mentre voragini che sembrano
senza fondo si aprono sotto agli esili ponti di neve.
Giri e rigiri per farti strada nel dedalo, ecco un muretto di
ghiaccio d'una decina di metri che ti mozza il fiato, poi salti in
una conca di soffi ce neve granulosa dove precipiti fino a mezza
pancia. Uno strappo della corda e sei fermo.»
ANIBALE BONICELLI
Nasce a Bergamo nel 1927. Dopo gli studi al liceo classico «Paolo
Sarpi», si iscrive alla facoltà di Medicina. Nei primi anni del
dopoguerra fonda la Ceat, gruppo di amici con i quali inizierà la
propria esperienza escursionistica sui vari 4000 alpini che gli
fornirà lo spunto per le sue prime brillanti cronistorie.
Successivamente viene incaricato dal Cai di Bergamo di condurre
varie spedizioni extra-europee dapprima sulle Ande sudamericane, in
Perù nel 1964 e in Bolivia nel 1969, e successivamente in Nepal nel
1974. Dopo questa controversa spedizione fa parte come medico delle
spedizioni al Pukajirka in Perù nel 1980 e nel 1982 e infine in
Patagonia nel 1984. Muore dopo una lunga malattia nel 1991.
Di tutte le spedizioni a cui prese parte Annibale lasciò diari
scritti con stile personale e irriverente dai quali sono stati
tratti i brani più interessanti.