Il libro trentino da regalare a Natale/ 12
Titolo: «Un orso sbrana Baricco» Autore: Carlo Martinelli Editore: Curcu Genovese Pagine: 88 Prezzo: € 9
Baricco o non
Baricco…
Se non è lui, gli assomiglia in maniera davvero curiosa. Ma
partiamo dall'inizio. La vicenda raccontata riferisce di uno
scrittore italiano famoso che decide di indossare le vesti di
regista cinematografico e avventurarsi con tutta la troupe tra le
montagne del Trentino.
Purtroppo per lui, un gruppo di attivisti politici, vagamente
eversivi, complotta di tendergli una trappola, in nome di una
assoluta giustizia sociale. E l'orso, cosa c'entra?
Beh, basta leggersi il racconto che dà il titolo all'ultimo libro
del giornalista Carlo Martinelli. Solo così il lettore potrà
appurare se di omonimia trattasi o se veramente il Baricco del
titolo è l'autore di «Novecento».
Carlo Martinelli - Un orso sbrana Baricco
Un celebre scrittore è anche il regista di un film che si gira nei
boschi del Trentino. Viene assalito, sbranato e sfigurato da un
orso. Un gruppo di ecologisti radicali prepara un comunicato di
rivendicazione. Un poliziotto telefona al ministro.
Questa la trama del primo dei tredici racconti contenuti in «Un
orso sbrana Baricco», dove, in bilico tra le urgenze della cronaca
e le derive della fantasia, troviamo anche Margherita Cagol,
Georges Simenon, Stan Laurel, un martellatore di statue e il
barista di un'area di servizio lungo l'autostrada del Brennero.
L'autore - Carlo Martinelli (Nella foto)
Trento, 1957. Giornalista, ex libraio. Ha pubblicato «L'immaginario
della montagna nella grafica d'epoca» (con Roberto Festi, Priuli
& Verlucca, 1996); «Storie di pallone e bicicletta» (Curcu
& Genovese, 2003, finalista al «Premio letterario Peppino
Prisco»). Ha curato i testi del libro sui fratelli Pedrotti
«L'in-canto della montagna» (Priuli & Verlucca, 2007) e «A
Merano in attesa di Ezra Pound» (Curcu & Genovese, 2002) di
Luigi Serravalli. Altri suoi racconti, interventi critici e poesie
sono sparsi in numerose pubblicazioni.
Sommario
Un orso sbrana Baricco. Dove un famoso scrittore è anche regista di
un film che si gira in Trentino. Un orso lo assale e lo sbrana. Un
gruppo di ecologisti radicali prepara un comunicato di
rivendicazione. Un poliziotto telefona al ministro. Al solito,
niente è quel che sembra.
Sabato d'agosto. Dove su un ponte lungo il fiume Adige, in una
calda giornata d'estate, una coppia che si sposerà di lì a poche
ore (lei è Margherita Cagol, lui Renato Curcio) incontra un signore
belga: Georges Simenon.
Nei libri di storia dell'arte sono entrato anch'io. Dove un tizio
parte da Trento diretto a Lucca, in tasca un martello. E mentre
rivede tutti quelli che se la sono già presa con statue e quadri,
pensa come sistemare l'immacolato volto marmoreo di Ilaria Del
Carretto.
Le ultime parole di Stan Laurel. Dove Stan Laurel e Oliver Hardy
sono su un aereo, destinazione Milano. E il pensiero corre a
Verona, a Shakespeare e a quella battuta, immancabile. «Preferirei
essere su una pista di sci».
Ne ho viste di cose, porzelàna. Dove un barista che lavora in
un'area di servizio, lungo l'Autobrennero, racconta quel che vede.
Il passaggio di studenti in gita, turisti in vacanza, mafiosi
dell'Est, consumatori nevrotici.
Nella piazza del Mart. Dove un incontro virtuale in chat - tra un
funzionario del Comune e una misteriosa signora - diventa
imprevedibilmente reale, davanti ad un museo.
Sogno spezzato. Un mini racconto a «tema» deve ospitare dieci
parole prefissate. Il sogno spezzato è quello di Guy Debord.
Tic tic tic. Dove le lancette di un orologio…
La funicolare di Cislenko. Dove nell'estate del 1966 i Mondiali di
calcio in Inghilterra e la Corea del Nord incrociano le fantasie di
un ragazzino.
La notte del CRPLBABNAT. Dove alcuni Babbi Natale si ribellano al
Mercatino di Natale.
Lo spacciatore di poesie. Dove una pubblicazione a tiratura
limitata racconta di chi crede nella poesia a tiratura
limitata.
Coppi, Bartali, Marinelli. Dove nel Tour de France del 1949 Jacques
Marinelli, il «pappagallino» ciclista, figlio della val di Sole,
sfida i giganti del ciclismo.
Nella nuvola di Magritte. Dove la pipa Mundial di Enzo Bearzot
racconta di un illustre precedente.
Pulcinoelefante. Dove due poesie sui portieri di calcio e
sull'amore…