Libri da regalare a Natale/ 4 – Sentieri di luce - Alessandro Gruzza

L’autore ha raccolto in un libro delle edizioni Temi i suoi migliori scatti sui Monti Pallidi

Titolo: Sentieri di Luce
Autore: Gruzza Alessandro
 
Editore: Temi 2012
Pagine: 128, formato 29×24, 80 fotografie
 
Argomento: Libro fotografico sulle Dolomiti
Prezzo di copertina: € 34 
 
 IL CONTENUTO
Sentieri di luce è un viaggio fotografico che esalta con sensibilità ed emozione la bellezza e l’unicità del patrimonio naturale dolomitico.
Il lettore viene accompagnato lungo un immaginario sentiero di montagna che attraversa le foreste dai colori mutevoli, incontra i torrenti con i loro giochi d’acqua e i laghi alpini dove si specchiano le cime, fino alla maestosità del paesaggio lassù ai confini del cielo.
Sentieri di luce è la prima pubblicazione di Alessandro Gruzza, nata dalla passione e dalla sensibilità per l’ambiente naturale e frutto di centinaia di chilometri percorsi nelle Dolomiti in ascolto di Madre Natura.
 
 

 IL COMMENTO
È uscito, finalmente, il primo libro fotografico di Alessandro Gruzza, ingegnere dei materiali che da una decina d’anni si dedica alla fotografia naturalistica, ultimamente diventata la sua attività principale.
Il frutto di anni di scatti, mostre e riconoscimenti (ricordiamo, tra i più recenti, la menzione speciale al Concorso International Photography Awards 2012, il terzo premio al Concorso Fotografico Guide Dolomiti 2012, il primo premio al Concorso di Fotografia e Video «Protagonista per una sera» 2012 della Sat di Arco) si è ora incarnato, grazie ai grafici e ai tipografi degli editori Dodo e Luca Bacchi delle edizioni Temi. 
 
«Sentieri di luce» è un libro da regalare agli amanti della natura dolomitica, indigeni o turisti che siano.
Gran parte delle foto sono quelle che gli appassionati avevano potuto ammirare - negli originali - dal 28 settembre al 7 ottobre nell’omonima mostra ospitata all’interno di MontagnaLibri, salone internazionale della editoria di montagna, nella cornice del TrentoFilmFestival di Bolzano.
Già nella precedente mostra presso la Galleria Argo a Trento, Gruzza ci aveva confessato che per lui «fotografare significa disegnare con la luce.
«La mano creatrice di Madre Natura dà vita a capolavori unici capaci di imprimere sensazioni profonde dei nostri cuori – scrive il giovane fotografo nell’homepage del suo sito. – Il mio desiderio è di trasmettere queste emozioni attraverso immagini accattivanti di ambienti naturali ed animali selvatici, esaltando la bellezza e la ricchezza della loro diversità e suscitando un senso di rispetto e protezione.» 
 
Ecco, come allora ripetiamo: nelle foto esposte di Gruzza si coglie la serietà e l’umiltà di un osservatore che come un francescano chino sul breviario ma con un orecchio al canto degli uccelli si pone in ascolto di madre natura, non solo tramite «l’ordigno» dell’obiettivo fotografico, bensì innanzitutto nello spazio abitabile della percezione che, come ci insegna Bergson, non è mai pura, ma vive nella dialettica continua con la memoria e l’utilità. Non abbiamo cambiato idea.
Gruzza, che nelle sue mostre - come nel sito - ha esposto foto realizzate dalle alpi alle Seychelles, dalle savane africane ai deserti nordamericani, in «Sentieri di Luce» esalta con le immagini la bellezza e l’unicità del patrimonio naturale dolomitico.
Il viaggio fotografico si snoda lungo un sentiero di montagna che accompagna l’escursionista, in questo caso il lettore, attraverso i boschi, lungo i torrenti ed i laghi alpini, fino ai paesaggi d’alta quota ai confini del cielo.
Sella, Sassolungo, Catinaccio, Marmolada, corsi d’acqua, laghi alpini, tramonti infuocati, albe dalle dita rosa che accarezzano la dolomia: nel sito dell’autore (http://www.alegruzza.com) potete sfogliare alcune pagine per rendervene conto.
La leggenda dei Monti Pallidi torna a raccontarsi in questi scatti, figli dell’attesa, della tecnica, della pazienza. 
 
Massimo Parolini