È morto a Roma Luciano De Crescenzo. Aveva 90 anni
L’«ingegnere filosofo» è stato scrittore, regista, attore e conduttore televisivo
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Luciano De Crescenzo era nato a Napoli nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia, dove frequentò le elementari assieme a Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer.
Dopo essersi laureato in ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Napoli «Federico II», capì nel 1976 la sua vera vocazione, ovvero quella di «scrittore divulgatore».
Prima di trasferirsi a Milano, tuttavia, il futuro scrittore ebbe modo di sperimentare le difficoltà applicative della sua laurea: non riuscendo a trovare adeguata sistemazione nel campo geologico-geotecnico, svolse attività differenti, come il venditore di tappeti in un negozio nei pressi di piazza del Municipio, a Napoli, e persino il cronometrista alle Olimpiadi di Roma, nel 1960.
Dopo tale periodo, accettò di trasferirsi nel capoluogo lombardo, dove venne assunto all'IBM, rimanendovi per un ventennio circa, in qualità di addetto alle pubbliche relazioni.
Promosso dirigente, decise di lasciare il suo lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, favorito anche dall'interessamento di Maurizio Costanzo, padrino della sua prima opera, «Così parlò Bellavista».
Grazie anche alla partecipazione al talk show «Bontà loro» condotto da Costanzo e ad altre manifestazioni pubbliche, fra il 1976 e il 1977 il suo libro vendette più di 600.000 copie e fu tradotto anche in giapponese, diventando un vero e proprio caso letterario.
Nel corso degli anni Luciano De Crescenzo divenne così un autore di successo internazionale.
Ha pubblicato in totale cinquanta libri, vendendo 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia.
Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi. Tra questi una lunga serie di romanzi, cui si aggiungono opere di saggistica divulgativa, «Ulisse era un fico» del 2010, «Tutti santi me compreso» del 2011, «Fosse 'a Madonna» del 2012, «Garibaldi era comunista» del 2013, «Gesù è nato a Napoli» dello stesso anno e «Ti porterà fortuna del 2014».
Nel 1998, con l'opera Il tempo e la felicità edita da Mondadori, vinse il Premio Cimitile.
Luciano De Crescenzo affiancò sempre alla sua attività di scrittore quella di divulgatore, capace di introdurre anche il lettore più inesperto ai problemi sollevati dalla filosofia antica. Oltre ai suoi numerosi libri nel corso degli anni ottanta e novanta condusse sulle reti Rai una trasmissione televisiva sui miti e sulle leggende degli antichi greci, pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore e ritrasmessa anche da Mediaset.
Nel 1994 la città di Atene gli conferì la cittadinanza onoraria, proprio per i suoi lavori di divulgazione sulla filosofia greca.
De Crescenzo si interessò anche alla filosofia medievale e, in minor misura, a quella moderna e contemporanea.
Negli ultimi anni soffrì di una particolare malattia neurologica, la prosopagnosia, che non gli permetteva di riconoscere i volti delle persone conosciute.
È morto il 18 luglio 2019 a quasi 91 anni al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni per una polmonite.
Si ringrazia Wikipedia per le note e le foto.