Laura Liberale presenta «Planctus» in anteprima a Levico

Domenica 12 ore 11.30 matinée con anteprima letteraria nazionale in dialogo con Claudia Boscolo e il filosofo Mario Galzigna

Un addetto alle pubbliche relazioni fresco di licenziamento si reinventa come psicodrammatista sui generis.
Mette in piedi un gruppo formato da quattro individui accomunati da una mancata elaborazione del lutto e prontamente ribattezzati: la Gotica, il Sopravvissuto, la Maliarda, la Vulnerata.
La Gotica è una cinica diciassettenne dark che odia i vicini di appartamento.
Il Sopravvissuto un anziano che continua a fare i conti con lo spettro del fratello morto alla nascita e col suicidio materno.
La Maliarda deve affrontare la dipartita prematura del figlio poeta. La Vulnerata è alle prese con un lutto da abbandono amoroso.
 
Tra pseudo-terapia interna nello scantinato di una fiorente impresa di onoranze funebri, comparsate esterne in cimiteri di provincia e laghetti di pesca sportiva in cui vedere annegare spregevoli etilisti, tra messinscene amorose del passato e corsi di astrologia e di riequilibrio energetico, il gruppo affronterà, con esiti fra il drammatico e il grottesco, scheletri familiari e personali, conflitti antichi e nuovi in un insolito scenario di preficazione 2.0.
Con Planctus Laura riesce a parlare a tutti, sia all’intellettuale colto in grado di cogliere i numerosi riferimenti alti presenti nel testo, sia a chi abbia voglia di emozione ed empatia nell’istante della lettura.
Scrupolosa, perfezionista, Laura Liberale propone un dominio della prosa che solo i grandi narratori sanno fare.
  

 
Laura Liberale, dottorato in indologia, sanscritista, docente di filosofia hindu, da 10 anni ha eletto Levico Terme a buen retiro spirituale e di scrittura e a Levico regala la presentazione in anteprima del suo ultimo romanzo «Planctus? con il quale completa il trittico dedicato all’investigazione con i mondi dell’aldilà
Cura antologie, si occupa di editing e di docenza di scrittura, è curatrice della collana Felix. Le tematiche che ama affrontare nei suoi testimone strettamente legate al suo campo di indagine e di ricerca: la morte.
Attualmente in Italia è la «tanatologa più pop ed estravagante».