«In viaggio con...»: 12ª edizione del progetto letterario teatrale
Un'esperienza teatrale partecipativa alla scoperta di un’opera letteraria
È stata presentata stamattina la nuova edizione di «In viaggio con...», una produzione della Fondazione Museo storico del Trentino e della Comunità della Val di Non. Un'esperienza teatrale partecipativa alla scoperta di un’opera letteraria, raccontata, letta e recitata a puntate sotto il cielo delle serate estive. Ma anche – come ha sottolineato Silvano Dominici, Commissario della Comunità della Val di Non – un viaggio attraverso i paesi della Valle, alla scoperta di luoghi e scorci chiamati a fare da sfondo alle vicende letterarie evocate.
«Un progetto culturale con un'importante ricaduta comunitaria», ha ribadito Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, ricordando che, grazie alla collaborazione con Telepace, venerdì 24 giugno sul canale 12 andrà in onda un programma televisivo in cui i protagonisti di questa nuova edizione racconteranno il progetto.
«In viaggio con...» – hanno proseguito Elena Galvani e Jacopo Laurino (Stradanova Slow Theatre) – «è un’operazione culturale di comunità, in cui le persone sono coinvolte attivamente nel racconto dell’opera letteraria attraverso il metodo dello slow theatre». Ogni anno, attraverso un bando, viene lanciato un appello a tutti coloro che vogliano cimentarsi nella lettura e nella recitazione pubblica e viene creata una compagnia di attori-lettori non professionisti volontari: un breve percorso di studio dell’opera e di apprendimento di qualche rudimento di recitazione e lettura espressiva e si «salta» subito sul palco, al fianco dei professionisti Galvani e Laurino) che conducono le serate.
Nel 2022, arrivato alla sua dodicesima edizione, «In viaggio con…» esplorerà, in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, un preciso periodo storico, quello della campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale, in cui sono stati coinvolti molti soldati trentini e di cui ricorre l’ottantesimo anniversario. Per farlo si seguiranno, in un racconto che mischierà realtà e finzione, le avventure del «bravo soldato Švejk», il personaggio immortalato nelle pagine del romanzo di Jaroslav Hašek (pubblicato esattamente 100 anni fa) e del dramma di Bertolt Brecht (scritto nel 1943). Švejk, il personaggio del buon soldato condannato a passare in tutte le guerre mondiali della storia, può forse aiutare anche a riflettere sul presente, oggi che il tema della guerra mondiale è diventato drammaticamente attuale.
Sempre nell’ottica del coinvolgimento della comunità, importante la partecipazione degli attori del Centro di Salute mentale di Cles e Mezzolombardo – chiamati a contribuire alla resa di un testo in cui il protagonista è un «matto», un outsider, capace di guardare alla realtà, alla società, ai grandi eventi storici da un punto di vista sempre imprevisto e spiazzante – e di vari gruppi musicali nonesi e trentini, cori di montagna ma non solo, chiamati ad interpretare i songs presenti nello Schweyk di Brecht e musicati da Hanns Eisler.
Dall’operazione nascerà anche una serie televisiva, che sarà girata durante l’estate per la regia di Elena Galvani, Jacopo Laurino e Marco Rauzi e che andrà in onda sul canale 12 del digitale terrestre nel corso del prossimo inverno.