È nato «Bravi!» - Quando i fumettisti si uniscono
Il nuovo libro esce in questi giorni per i tipi della casa editrice Festina Lente Edizioni e a cui partecipa anche un’autrice dello Studio Andromeda di Trento
Prendete 18 fumettisti e dategli una sola regola: riuscire a divertire raccontando delle brevi storie a vignette, ovvero con delle comic strip.
Ecco, è nato così «Bravi!», che è il titolo del nuovo libro in uscita in questi giorni per i tipi della casa editrice Festina Lente Edizioni e a cui partecipa anche un’autrice dello Studio Andromeda di Trento.
Un titolo che, a ben vedere, è anche un programma visto che non è altro che l’acronimo di «Brevi Racconti A Vignette», ma è anche un elogio ai fumettisti che hanno raccolto l’invito lanciato in rete da Festina Lente Edizioni qualche mese fa e che, con le loro strisce, hanno reso possibile questa pubblicazione.
Ma c’è qualcosa di più, infatti nella copertina in alto a sinistra appare anche un’etichetta svolazzante su cui vi è scritto «Volume 1», perché «Bravi!» è un progetto aperto e in divenire, come spiega l’editore nel breve trafiletto che apre il libro, e dunque altri libri seguiranno e altri fumettisti, a quanto si dice, stanno già scaldando i motori per unirsi a questa allegra brigata.
Chi ha abbastanza primavere sulle spalle si ricorderà certamente quanto fosse bello (ma anche facile) leggere le strisce di Schultz, Quino, Mort Walker, Jim Davis o i nostrani Bonvi e Origone.
Oggi invece in Italia le comic strip faticano non poco a trovare sbocchi e visibilità adeguate in editoria, nonostante siano molto apprezzate e abbiano una grande vitalità sul web.
Ecco «Bravi!» si propone di fornire uno spazio in cui chi ama disegnare strisce umoristiche possa incontrare in maniera non effimera chi ama leggerle.
Per questo il panorama dei fumettisti presenti nella pubblicazione è molto eterogeneo, sia per età anagrafica degli autori sia per stile grafico e sense of humor e pure le tematiche trattate dalle varie serie presenti nel volume sono le più disparate: dalle avventure antimilitariste del soldato «Pacifico» agli episodi di vita familiare di «Vero’s family», dagli animali social di «Leone da tastiera» alle vicende scolastiche di «Quasi sufficiente», per non parlare poi del fedele e veritiero ritratto della vita quotidiana degli ingegneri in «ICP: ingegneri che passione», per citare solo alcune delle serie presenti.
Unico denominatore comune è infatti la voglia di divertirsi e di far divertire.
Ci sono riusciti? A parer nostro sì, dunque BRAVI!